Perché è meglio fare colloqui anche se si sta già lavorando
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A volte pensiamo che sia necessario cercare un lavoro solo quando siamo disoccupati. Invece, guardarsi intorno per nuove posizioni anche quando non ne abbiamo strettamente bisogno spesso potrebbe rivelarsi una scelta vincente.
Innanzitutto, è più facile trovare un nuovo impiego quando ne abbiamo già uno, come conferma uno studio degli economisti della Columbia University e della Federal Reserve Bank di New York e Chicago. Dalla ricerca, fatta su 2.900 persone, emerge che chi è occupato ha fino a quattro volte più possibilità di essere richiamato quando si candida e fino al doppio delle chance di essere convocato per i colloqui. Inoltre, gli occupati sono invitati a inviare la propria candidatura circa il triplo delle volte rispetto ai disoccupati.
Il motivo di questo, secondo Sara Menke, fondatrice e AD della compagnia di recruiting Premier, avere un lavoro ci rende maggiormente attraenti: «Le compagnie vogliono assumere i migliori, e questi di solito hanno già un lavoro». Le fa eco anche Andy Teach, autore di From Graduation to Corporation: The Practical Guide to Climbing the Corporate Ladder One Rung at a Time, secondo cui se non abbiamo un lavoro ci faranno molte più domande, il che ci metterà sulla difensiva: «Da disoccupati non andiamo ai colloqui in posizione di forza – dice Teach – Inoltre, se cercassimo lavoro quando ne abbiamo ancora uno, da un lato avremmo molta meno pressione, dall’altro potremmo dettare le condizioni (di orario, posizione, paga) che preferiamo».
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Continuare a cercare lavoro anche quando ne abbiamo uno (sempre meglio farlo con riservatezza, senza parlarne al capo o ai dipendenti dell’azienda per cui lavoriamo) ha molti altri vantaggi. Senza la pressione di dover accettare un lavoro, possiamo guardarci intorno tranquillamente, scoprendo magari posizioni lavorative a cui non avevamo pensato e che invece si rivelano essere ideali per noi. Inoltre, fare colloqui ci mantiene in allenamento (essere pronti ad affrontare queste situazioni può sempre tornarci utile) e farlo senza l’ansia di dover dire di sì ci consente di essere più rilassati, di porre domande all’intervistatore senza paura di sbagliare, di lavorare sui nostri punti di forza e di debolezza.
Infine, in un mondo del lavoro fluido come quello attuale, fare networking e farsi conoscere da altre aziende è importante. Se anche facciamo un colloquio e non accettiamo il lavoro, in futuro potremmo avere una corsia preferenziale per una determinata posizione, se avremo lasciato una buona impressione. E poi, se anche il nostro lavoro attuale ci piace e sembra il meglio per noi, candidandoci per nuove posizioni potremmo scoprire vocazioni nascoste o verificare che esiste altro oltre alla nostra azienda. Cambiare, ogni tanto, fa bene.
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