Etica sul lavoro: non conta ciò che dici, ma ciò che fai
Siamo convinti che il pensiero e la parola precedano l’azione, ma spesso non è così. Nell’etica, in particolare, il fare precede il dire e proviamo la nostra lealtà e competenza attraverso le azioni.
Ecco alcune dritte per lavorare deontologicamente. Ricorda che:
Il mezzo non conta meno del fine
Anzi. Se è vero che il viaggio conta, e meno la meta, allora è evidente che i passaggi per arrivare a un determinato traguardo sono cruciali. Cosa pensa la società di un campione che usa steroidi per vincere?
Se menti, gli altri lo sapranno
Le menzogne hanno il potere di generare altre menzogne. Se si è poco chiari, una parte degli altri solitamente lo percepisce. L’atmosfera diventa tesa, si crea una rete di falsità.
Se falsifichi, incoraggi gli altri a falsificare
I colleghi «conniventi» non né trarranno una lezione buona né utile. L’educazione a essere sleali produce slealtà, e questa si riverbera su ogni parte dell’ingranaggio fino a minarlo, e distruggerlo.
Se la passi liscia, lo farai daccapo
Tutto nel nostro comportamento, anche da un punto di vista di cognitivo, è frutto del lavoro di solidificazione dell’abitudine. Non esiste fare qualcosa di sbagliato «una tantum»: se va bene, saremo tentati di sbagliare ancora perché abbiamo appreso che il metodo funziona. Il problema è che non