5 consigli per perdonarsi gli errori commessi in passato (e ricominciare)
In un percorso di crescita, di accettazione di sé e di benessere, è fondamentale imparare a perdonare, soprattutto noi stessi. Solo così facendo potremo davvero superare gli errori che abbiamo fatto in passato, a liberarci da quel senso di colpa che ci impedisce di godere appieno della vita che stiamo ora vivendo e dei nuovi risultati ottenuti. Nonostante vivere nel rimorso, nel dolore, nella rabbia sia faticoso e doloroso, perdonarsi non è affatto semplice: è un processo lungo, che richiede una buona dose di forza e coraggio. Tuttavia, prendendo consapevolezza di sé, di quel che si è e di quel che si è fatto, interrogandosi sui perché che ci hanno portato ad agire in un determinato modo, capire che gli errori sono solo una parte della vita, può aiutarci a iniziare un cammino di redenzione, positivo e liberatorio. Come farlo? Ecco 5 consigli.
1. Interrogarsi
“Cosa ho sbagliato?” La prima cosa da fare è capire se si è davvero sbagliato qualcosa, e se sì, dove come e quando le cose hanno iniziato ad andare storte. Assumersi la responsabilità dei propri errori e della propria condizione è spesso il passo più difficile. Ma riconoscerli è un modo per ripartire da zero con la consapevolezza che in una situazione analoga questa volta ci comporteremo in maniera differente.
2. Accettarsi
Il passato è passato. Lo dicevano anche nel film Disney Il Re Leone, a conferma che è un insegnamento fondamentale, una lezione importante che dovremo imparare fin da bambini. Solo accettando che non abbiamo nessun potere sulle cose già accadute possiamo iniziare a perdonarle e a perdonarci.
3. Confrontarsi
Attorniarsi di persone fidate, veri amici che ci stiano vicini nel periodo di difficoltà, parlare con loro, confrontarsi, senza che questi si permettano di giudicarsi, può essere liberatorio. Un nuovo e diverso punto di vista può essere fondamentale in situazioni come queste, ma a volte può anche aiutare sentirsi dire “non sarebbe potuta andare in maniera diversa”. Nei momenti di fragilità è spesso più facile dare ragione agli altri che a noi stessi.
4. Essere tristi
Ci hanno insegnato che dobbiamo fare di tutto per essere felici e positivi, ma questo non significa che dobbiamo essere felici sempre, in ogni momento e in ogni situazione. A volte la tristezza è necessaria e catartica, una fase fisiologica che va accolta e attraversata senza vergogna. Un pianto può servire a liberarci, un urlo a sfogare la nostra frustrazione. C’è poi chi trova utile scrivere delle lettere, dei racconti, che ripercorrano l’accaduto.
5. Volersi bene
Per perdonarsi e perdonare c’è prima di tutto bisogno di volersi bene. È importante rivolgersi attenzioni e cure, mostrarsi più indulgenti con se stessi. Siamo noi le persone più importanti della nostra vita, non ci abbandoneremo fino alla fine, capirlo e attuare questo concetto è fondamentale per ottenere il meglio da noi stessi e di conseguenza essere capaci di darlo agli altri.