Puoi appassire oppure scegliere di sbocciare: tutto ciò che devi fare è dominare la paura
Sbocciare o appassire. La natura è chiara, semplice e quantomai cruda, non ammette la via di mezzo.
L’idea di cristallizzare la propria condizione è illusoria; anche quando tutti i nostri sforzi sono dediti a preservare la condizione attuale, evitare la sofferenza, imbalsamare la nostra vita, in realtà stiamo lentamente e inesorabilmente appassendo. Appassiscono le nostre idee, i nostri sforzi, le nostre anime. Lo so, è crudele tutto ciò, ma è inevitabile e purtroppo non si può modificare.
Ma la vita, che è astuta e beffarda, ci offre con altrettanta semplicità il suo dono più bello: quello di sbocciare. Ogni volta che seguiamo il sacro fuoco che arde dentro di noi rinasciamo, all’infinito, donando energia e passione positiva a noi stessi e agli altri. La meraviglia si ripete ogni istante in cui crediamo in un nostro sogno, in cui seguiamo la spinta al bene, in cui proviamo amore. Diventiamo così persone migliori, e dalla forma di granito grezzo emerge un’opera d’arte, quella della nostra vita.
Il nostro nemico più grande si chiama paura. È lei che si impadronisce di noi nel momento in cui siamo più vulnerabili e in modo subdolo ci sussurra all’orecchio di lasciar perdere, di non crederci troppo, di aspettare che in fondo non si sta così male, di cercare un approdo mediocre ma sicuro, di lasciar correre ciò che non va. E allora cerchiamo sicurezze, protezione, immobilità. Iniziamo lentamente a costruire la statua di cera di noi stessi e delle nostre vite: bella, perfetta ma senza anima.
La paura è un nemico che va riconosciuto e affrontato. Ogni giorno si presenta a noi e ogni giorno bisogna combatterla, consapevoli della sua forza, in un duello necessario per andare avanti.
Viviamo su una sfera di fuoco, circondata solo da una sottilissima crosta, che ruota attorno a un’altra sfera infuocata che a sua volta ruota attorno a un buco nero; siamo in balia di terremoti, alluvioni, catastrofi; siamo abitati da miliardi di germi e batteri, esposti alle più diverse malattie che in qualunque momento possono colpirci, ma ciò che è ancora più certo è che moriremo.
Se fossimo veramente consapevoli di tutto ciò saremmo sempre terrorizzati. E allora di cosa avere paura? Ciò che ci deve terrorizzare è l’idea di morire lentamente tutti i giorni, nelle nostre routine, nelle piccole inutili certezze, nella spasmodica e illusoria ricerca di sicurezza.
E allora perché non scegliere di rinascere tutti i giorni, di sbocciare per l’appunto, portando vita nelle nostre vite. È tutto così semplice, sbocciare o appassire. E tu cosa vuoi fare?
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