Costruire Network di Innovazione Positiva per alimentare il futuro del lavoro
Abbiamo visto, in un precedente articolo, quanto la nostra vita sia influenzata e guidata dalle community e dalle reti di cui facciamo parte. A livello personale e lavorativo le idee, l’innovazione, la conoscenza, si muovono molto più all’interno di reti di relazioni che non all’interno di documenti consolidati o come pensieri di un singolo individuo.
Partendo da questa premessa sorge spontaneo domandarsi come sia possibile creare network di innovazione positiva che consentano di ottenere benefici scalabili.
Cosa sono i network di innovazione positiva?
Ma partiamo dall’inizio: che cosa sono queste reti? Si tratta di un concetto caro alla psicologia e introdotto da Gloor, che sottolinea come i network collaborativi abbiano una serie di caratteristiche che li contraddistinguono:
- Sono primariamente network di apprendimento, dove le persone si accrescono contribuendo a generare nuove esperienze e condividendo la conoscenza esperita.
- Hanno un proprio codice etico, scritto o implicito, che ne governa il funzionamento.
- Sono organizzazioni di persone e di relazioni basate sulla fiducia e sulla capacità di auto-definirsi.
- Operano sulla base di onestà e trasparenza.
Come afferma anche Csikszentmihalyi (lo psicologo ungherese teorico del Flow): “Non è possibile studiare la creatività isolando gli individui e le loro opere dall’ambiente sociale e storico in cui si svolgono le loro azioni. Questo perché ciò che chiamiamo creativo non è mai il risultato della sola azione individuale; è il prodotto di tre forze formanti principali: un insieme di istituzioni sociali, o campo, che seleziona dalle variazioni prodotte dagli individui quelle che vale la pena preservare; un dominio culturale stabile che conserverà e trasmetterà le nuove idee di forme selezionate alle generazioni successive; e infine l’individuo, che determina un cambiamento nel dominio, un cambiamento che il campo considererà creativo… la creatività è un fenomeno che risulta dall’interazione tra questi tre sistemi”
È possibile facilitare network di innovazione positiva?
Come possiamo quindi elicitare questi network? E facilitare l’avviarsi di collaborazioni che consentano di avere un impatto maggiormente significativo sull’innovazione e sui processi di cambiamento?
Proprio perché si tratta di fenomeni sociali è complesso “costruirli a tavolino”, ma possiamo fare in modo che nella nostra organizzazione si creino quelle condizioni che consentono ai processi creativi di rete di emergere, proprio come all’interno di un gruppo ciò che risulta è maggiore della somma delle singole parti.
Creare le condizioni per l’innovazione
Rendere efficace l’innovazione all’interno di network collaborativi richiede:
- Chiarezza rispetto all’obiettivo condiviso che tutti i membri del gruppo devono raggiungere, orientando le loro azioni di conseguenza.
- Un attento e attivo ascolto. Proprio come in una jam session, la performance finale dipende da quanta armonia si crea tra i singoli componenti della band.
- Una concentrazione completa sulla modalità di lavoro.
- L’azzeramento (o quasi) dei propri bisogni e del proprio ego, nella consapevolezza, più o meno esplicita, che si sta contribuendo a creare qualcosa di nuovo, qualcosa di più importante.
- La sensazione di avere un controllo agito (e non subito) sulla situazione che ci circonda.
- La capacità di comunicare in modo aperto, sincero, trasparente e di essere compresi da tutti i membri del gruppo.
- Una forte presenza sociale, un concetto che la psicologia definisce come “we-intention”: un sentire comune e un bilanciamento perfetto tra ciò che l’individuo pensa, sente e prova e quello che il gruppo agisce.
La tecnologia in questo può essere grande alleata delle aziende consentendo l’instaurarsi di dinamiche collaborative, abilitando maggiore trasparenza e favorendo una partecipazione maggiormente democratica alla creazione delle idee (pensiamo alle dinamiche che hanno luogo all’interno di una community online o di un gruppo su Teams).
Se coltiviamo questi aspetti e ci assicuriamo di premiare i comportamenti corretti e virtuosi, le reti positive non solo potranno fiorire, ma avranno anche un impatto eccezionale sulle nostre aziende e sulle nostre vite, migliorandole.