Come gestire il linguaggio del corpo in un incontro di lavoro: 7 consigli
Se c’è una cosa che non possiamo dimenticare, durante un colloquio o un appuntamento importante, è fare attenzione alla nostra comunicazione non verbale. Quando ci troviamo davanti a un interlocutore a parlare dei nostri progetti o dei nostri risultati, va sempre tenuto a mente che a essere giudicate e soppesate non saranno solo le nostre parole, ma saremo anche noi stessi. Per questo è importante avere consapevolezza del proprio corpo, della propria postura, della propria gestualità; perché il linguaggio del corpo – troppo spesso regolato dall’istinto – potrebbe sfuggire al nostro controllo e tradire un’insicurezza che chi ci sta difronte potrebbe interpretare come un campanello d’allarme.
Ecco allora 7 consigli da tenere sempre presenti quando vi trovate coinvolti in un importante incontro di lavoro.
1. Ascolta il tuo corpo
Ascoltati, cerca di capire cosa il tuo corpo ti suggerisce. Sei agitato? Nervoso? Sicuro di te? È importante saperlo perché il linguaggio non verbale dovrebbe in qualche modo sottolineare le nostre parole, amplificarne il senso e le intenzioni. Se invece il nostro corpo comunica qualcosa di diverso – a volte opposto – a quello che stiamo dicendo, siamo di fronte a un problema che va arginato. E per controllarlo dobbiamo prima di tutto comprenderlo. Si può dire molto di una persona solamente osservando la sua comunicazione non verbale, cerca quindi di essere preparato a dare il meglio. Ricorda soprattutto che:
– il 60% della nostra comunicazione è non verbale
– il 30% è dato dal nostro tono di voce
Questo significa che ben il 90% del nostro incontro dipenderà non da quel che abbiamo detto, ma da come lo abbiamo detto.
2. Sii naturale
Potrebbe sembrare una cosa facile, addirittura scontata, e invece essere naturali è spesso difficile. Per questo dobbiamo cercare di controllare il nostro corpo senza però risultare finti o costruiti. Prima dell’incontro magari fai qualche esercizio di stretching, fai dei respiri profondi. Lo stretching ti aiuterà a sciogliere i muscoli e a non essere troppo rigido durante l’incontro.
3. Non incrociare le braccia
Controllare le braccia è fondamentale! Incrociarle al petto o appoggiarle incrociate sopra la scrivania indica immediatamente una vostra chiusura nei confronti dell’interlocutore. Il messaggio che state involontariamente dando a chi vi ha di fronte è che siete in posizione di guardia e difesa, e quindi in qualche modo in difficoltà, poco propensi a discutere. D’altro canto tenere le braccia, ma anche le gambe aperte (non larghe però, perché le gambe larghe indicano un desiderio di dominio sugli altri), significa apertura, cioè che siete aperti e ben disposti al confronto. Per le gambe poi la questione è un pochino diversa, qualcuno potrebbe accavallarle per semplice abitudine o comodità: evitate di far coincidere l’accavallamento delle gambe alle braccia conserte e evitate la posizione della gambe a “4”, cioè con la caviglia di una gamba appoggiata sul ginocchio dell’altra. Sedersi in questa posizione invia un messaggio di disapprovazione, se poi la caviglia è tenuta ferma con le mani, comunicherete che la vostra è una posizione irremovibile, senza nessun spazio di confronto.
4. Rilassa le spalle
Quando siamo stressati teniamo a irrigidire le spalle e ad alzarle verso le orecchie. Un atteggiamento del genere potrebbe tradire insicurezza, suggerire che non siete molto preparati. Rilassati, sgranchisciti un po’, cerca di gesticolare in modo da sottolineare il senso delle tue parole. Il modo in cui agisci deve fare da cassa di risonanza a quello che stai dicendo, non distrarre.
5. L’importanza del contatto visivo
Tieni la testa alta e guarda sempre il tuo interlocutore negli occhi, così facendo in pochi secondi instaurerai un contatto intimo e diretto. Guardare una persona dritto negli occhi può cambiare l’intero corso dell’incontro, e ti permetterà di cogliere al volo le reazioni alle tue parole. Evita però di non distogliere mai lo sguardo o di tenere gli occhi spalancati: rischi di ottenere l’effetto opposto e mostrarti più ansioso di quanto tu sia in realtà.
6. Sorridi
Durante un incontro di lavoro è come se tu fossi sul palco, devi dare il meglio e convincere la persona con cui stai parlando che il meglio sei tu. In più, se non ti senti tranquillo, sorridere potrebbe aiutarti a diventarlo: il linguaggio del corpo aiuta infatti a determinare lo status mentale. Evita i sorrisi a 32 denti, che potrebbero spaventare e farti sembrare un po’ pazzo, ma sorridi in maniera amabile, mostrando tutta la tua confidenza in te stesso. Ricorda poi, sorridere è anche un modo per mettere a proprio agio chi ci troviamo di fronte.
7. Rallenta
L’emozione può giocarci il brutto scherzo di farci andare troppo veloci, con il rischio di non essere compresi. Rallenta, fai un bel respiro e prenditi tutto il tempo che ti serve. Scandisci bene le parole, utilizza i gesti per aiutarti a esplicitare i concetti più complessi. Rallentando darai anche l’impressione di essere calmo e rilassato, sicuro delle tue ragioni. Se parli troppo velocemente sarà anche difficile per l’interlocutore intervenire, e ricordati che questo è un dialogo: anche lui deve poter avere lo spazio per comunicarti le sue idee e impressioni.