Come smettere di paragonarti agli altri
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È inevitabile, soprattutto in epoca di social dove i successi vengono subito condivisi con gli amici o follower, iniziare a paragonarci agli altri e fare della loro felicità e soddisfazione il benchmark per la nostra. Quello che dobbiamo però evitare è che questa pratica si ritorca contro di noi, portandoci a vivere il confronto in maniera negativa e non stimolante, fino a diventare causa di rabbia o frustrazione. Ecco allora cosa possiamo fare per evitare di cadere in un circolo vizioso dove i successi altrui diventano un pretesto per il nostro star male.
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1. Attenzione ai sentimenti
Se ci basta la foto di un nostro collega al mare per avere il mal di stomaco dalla rabbia, o l’aumento di un nostro conoscente ci getta nello sconforto più totale dobbiamo iniziare a crederci da che cosa derivi tutto ciò, e probabilmente ci renderemo contro che la nostra è un insoddisfazione generale, che andrebbe indagata meglio.
2. Non è tutto oro quel che luccica
Ognuno ha le sue gatte da pelare e chi ci sembra aver raggiunto tutti i successi che avremmo desiderato per noi stessi potrebbe però avere difficoltà in altri settori, questioni o problemi di cui noi ignoriamo l’esistenza. Cerchiamo quindi di mettere sempre tutto in prospettiva, impariamo ad andare oltre la superficie della felicità da social.
3. Trasformare il confronto in competizione positiva
Il confronto può diventare stimolante. Se ci impegniamo per arrivare al livello di chi ci sembra più avantidi noi è solo positivo, la sfida è però farlo evitando i sentimenti negativi. Può aiutarci in questa pratica procedere a piccoli passi, costruire relazioni personali e professionali che possano aiutarci nel nostro percorso e imparare a riconoscere cosa procede bene e cosa invece c’è invece da cambiare. La chiave, poi, sta nell’imparare a concentrarci su cosa conta davvero per noi.
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