Domandarti perché punti a un obiettivo ti aiuterà a raggiungerlo
La nostra vita è costellata di obiettivi da raggiungere. Di solito si inizia a Capodanno, quando stiliamo una lunga lista di cose che vorremmo fare nei 12 mesi tutti nuovi che ci ritroviamo davanti. Poi c’è il bilancio di metà anno, e settembre, che è un po’ come Capodanno. Obiettivi generali come dimagrire, andare in palestra, smettere di fumare, vedere più spesso la nostra famiglia ecc…
Quanti di questi vengono effettivamente raggiunti? Di solito la percentuale di successo non è altissima. Perché normalmente si parte con entusiasmo, ma già dopo qualche settimana ci si accorge che quello che tanto desideravamo fare, ha perso quasi tutta la sua attrattiva.
Un metodo per riuscire a raggiungere i nostri obiettivi in maniera molto più efficace, è quello di imparare prima di tutto a formularli in maniera corretta. A volte si tratta di cose che pensiamo di voler fare, ma che in realtà ci arrivano più da convenzioni sociali che da una vera motivazione interna. Altre volte invece li sentiamo davvero nostri, ma facciamo comunque fatica a raggiungerli, perché non riusciamo a trovare l’energia giusta per perseguirli.
In nostro aiuto arriva la Desire Map, dell’autrice canadese Danielle LaPorte, che nel suo lavoro mescola business e spiritualità. In sostanza potremmo definire la Desire Map uno strumento di life-planning olistico, nato un po’ per caso una notte di Capodanno, in cui la LaPorte ha sperimentato la frustrazione che ciascuno di noi prova nello scrivere una lunghissima lista di buoni propositi per poi ritrovarsi a metà gennaio senza averne raggiunto nemmeno uno. Quella notte Danielle LaPorte aveva deciso di affrontare i suoi buoni propositi in maniera diversa, e aveva cominciato ad associare a ogni obiettivo un sentimento positivo. In pratica aveva dato il via a un processo che, una volta perfezionato in una metodologia vera e propria, sarebbe diventato un libro conosciuto in tutto il mondo, e avrebbe scatenato la nascita di numerosi bookclub e workshop.
L’obiettivo della Desire Map è quello di aiutare le persone a fare più scelte consapevoli. Il che significa sia fare più scelte, sia farle con maggiore consapevolezza. Perché solo in questo modo saremo in grado di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. È quindi un metodo che ci insegna prima di tutto a formulare i nostri obiettivi in maniera corretta, in modo che poi sia più facile raggiungerli. Ma come fare, in pratica?
Prima di tutto è necessario essere consapevoli del fatto che noi in realtà non inseguiamo un obiettivo in sé, ma la sensazione che speriamo di provare una volta che lo avremo raggiunto. Provate a pensarci. Perché volete cambiare lavoro? Per il semplice fatto di farlo, oppure per sentirvi più appagati, più felici, più soddisfatti? E perché ogni anno a Capodanno dite di volervi mettere a dieta o di andare in palestra? Per dimagrire o perché volete sentirvi più energici, più forti, più contenti?
Secondo Danielle LaPorte, una volta che capiamo come ci vogliamo sentire, il raggiungimento dell’obiettivo in sé diventa più soddisfacente. E più semplice. Ecco perché per prima in cosa la Desire Map insegna a domandarsi perché vogliamo quello che vogliamo. Quali sentimenti vogliamo provare attraverso il raggiungimento di un determinato obiettivo? Come ci vogliamo sentire? Il vero valore di quello che facciamo, di ciò che portiamo nella nostra vita, delle azioni che compiamo quotidianamente, non sta tanto negli obietti in sé, ma nel desiderio che abbiamo di sentirci in un certo modo. Perché, come scrive Danielle LaPorte nel suo libro “non puoi sempre scegliere cosa ti accade, ma puoi sempre scegliere come ti vuoi sentire rispetto a quello che accade”.
Il metodo Desire Map prevede una serie di esercizi e di pratiche che possono veramente aiutarci a formulare i nostri obiettivi in maniera più chiara, consapevole ed efficace. Partendo da ciò che vogliamo provare, e da ciò che veramente desideriamo. Il successo del metodo e della sua autrice ha portato alla nascita di diversi “gruppi di studio” in tutto il mondo, e oggi anche di un programma per formare facilitatori in grado di organizzare workshop e diffondere la Desire Map. Per chi fosse interessato, la prima facilitatrice italiana di Desire Map è la coach Lisa Martinello, che organizza workshop sia online che dal vivo.