Come estendere le potenzialità della mente, usando il corpo e l’ambiente
Come ottenere il meglio dalla propria testa usandola “meno”
Dove si trova la mente umana? Solitamente collochiamo la nostra mente nel cervello e deputiamo a esso una serie di funzioni cognitive complesse. E se la nostra mente non fosse, solo, nel nostro cervello? Sempre più ricerche scientifiche dimostrano che riusciamo a estendere le capacità mentali attraverso l’uso del corpo e dell’ambiente per esempio. In questo articolo vedremo cosa significa questo nel pratico e soprattutto tre modi con cui possiamo consapevolmente estendere la mente attraverso l’uso del corpo e dell’ambiente.
Apprendere, memorizzare ed essere concentrati sono tre tra le svariate capacità mentali che necessitano di una buona dose di energia che spesso chiediamo soltanto alla nostra testa. Questo è evidente anche nei modi di dire “Usa la testa”, “Spremi le meningi”, “Chiarisciti le idee” come se fossero cose riferibili solo alla testa appunto.
Ma ecco come potenziare apprendimento, memoria e concentrazione evitando di sforzare maggiormente il nostro cervello.
Estendi la capacità di apprendimento con l’uso dei gesti
Noi italiani siamo maestri nell’uso dei gesti mentre raccontiamo o spieghiamo dei concetti e per questo talvolta veniamo anche presi in giro. Finalmente sempre più ricerche dimostrano l’importanza della gestualità nell’apprendimento di concetti astratti per esempio. Per espandere la propria capacità di capire, ricordare e trattenere concetti che stiamo studiando, associare dei gesti risulta essere particolarmente efficace. Ecco che una nostra strategia usata in modo spesso inconsapevole in realtà ha davvero la potenzialità di espandere la mente permettendoci di avere performance migliori. Nel pratico, la prossima volta che devi imparare qualcosa, cerca di associare ai singoli concetti dei gesti, questo è un esempio di come la mente si estenda all’uso del corpo.
Estendi la memoria con la visualizzazione di casa tua
I campioni di memoria appaiono spesso come esseri dai poteri magici che ricordano liste infinite di elementi impossibile per la maggior parte degli esseri umani. In realtà non c’è nulla di magico dietro questo tipo di capacità mentale, piuttosto un buon allenamento e delle tecniche che sfruttano non solo lo sforzo mentale di per sé ma l’ambiente, appunto. Una delle tecniche di memorizzazione più usate risale agli antichi greci: la “tecnica dei loci”. La tecnica prevede l’associazione degli elementi da memorizzare a un luogo fisico familiare, come casa propria per esempio. Quindi è un modo per espandere la propria capacità di memorizzazione, attraverso l’ambiente che conosciamo. Ancora una volta si tratta di potenziare le proprie capacità cognitive oltre al mero uso del cervello.
Estendi la tua concentrazione con la natura
Una ricerca di Klepis et al del 2001 dal titolo “The national human activity pattern survey” stima che trascorriamo solo il 7% del nostro tempo all’aria aperta all’incirca, per lo meno questo dato riguarda la popolazione statunitense. Al di là della percentuale esatta ciò che è certo è che rispetto ai nostri antenati trascorriamo molto meno tempo fuori. L’essere umano però si è evoluto all’aria aperta, e la quantità di tempo che trascorriamo in spazi chiusi oggi non è innata e non agevola un buon funzionamento mentale.
Si parla di “Autoregolazione ambientale” per indicare il processo di rinnovamento psicologico che il nostro cervello non può realizzare per conto proprio, ma che avviene mentre trascorriamo del tempo nella natura. La natura ci aiuta a pensare in modo più lucido, a ricordare meglio e contenere stati di ansia e preoccupazione. Quindi quando devi fare qualcosa che richieda concentrazione, prendersi anche solo 20 minuti per stare all’aria aperta nella natura può essere di enorme beneficio.