Come diventare più saggi e realizzati
La nostra società sta invecchiando. Da più parti ormai questo messaggio ci giunge forte e chiaro. Questo processo di avanzamento anagrafico coincide necessariamente con un aumento della nostra saggezza? Non sempre. L’esperienza, infatti, non sempre va di pari passo con attenzione, ascolto, riflessione, consapevolezza, comprensione di noi stessi, degli altri, della vita e delle lezioni che, in teoria, forse ad una certa età dovremmo comprendere.
Secondo Stephen Jenkinson, fondatore di Orphan Wisdom School e autore, tra gli altri, di “Come of Age: The Case for Elderhood in a Time of Trouble” stiamo diventando anziani, ma non saggi. Questo è particolarmente evidente nella società americana, anche se tratti simili li possiamo rinvenire anche in Europa.
Invecchiare dovrebbe coincidere con il realizzare se stessi. Per fare questo occorre conoscere se stessi ed è un compito che accomuna ciascun individuo a qualsivoglia latitudine.
Cos’è l’autorealizzazione
Secondo Maslow l’autorealizzazione è la tendenza a diventare tutto ciò che si è capaci di diventare. Al limite Hillman, con la Teoria della Ghianda, sostiene che in noi c’è seme che, al pari di una ghianda per una quercia, tende in modo innato a realizzare la sua natura. Ciascuno di noi ha una serie di potenzialità che è chiamato a conoscere e mettere a frutto. Applicare le proprie potenzialità fa sentire felici, soddisfatti, realizzati, in perfetta sintonia con il proprio essere, utili al mondo e non solo a se stessi, con un senso al proprio esistere e una direzione di vita.
Una persona realizzata sa stare bene con se stessa e con gli altri, in solitudine così come in compagnia, è profonda, creativa, efficace, spontanea, fiduciosa, competente, matura affettivamente ed emotivamente, ha abilità di problem solving, una adeguata autostima, capacità di accettare se stessa, gli altri, sa gestire la propria aggressività, è capace di relazioni intime e profonde, è priva di pregiudizi.
Oggi si ritiene che non esista limite di età per potersi realizzare e che, oltre che con le normali esperienze di vita, è possibile accedere a questa dimensione tramite l’aiuto di uno psicoterapeuta, un coach o un percorso di Meditazione.
Come si declina in pratica l’autorealizzazione
Nel concreto le pratiche connesse alla autorealizzazione includono:
* saper vivere una vita piena e soddisfacente
* scegliere di restare aperti e non sulla difensiva
* conoscere se stessi ascoltando le proprie sensazioni corporee, i pensieri, le emozioni
* essere onesti con se stessi e assumersi la responsabilità di ciò che si sente, si pensa, si vive
* ascoltarsi nel profondo e vivere in modo coerente al proprio sentire e alla propria natura
* impegnarsi costantemente nel processo di realizzazione di sé
* cercare di vivere il più possibile esperienze di flusso
* prendersi cura di sé, nella salute, nel disagio e nella malattia.
Secondo Maslow l’autorealizzazione ha basi genetiche, è una parte essenziale della natura umana a cui occorre dare voce pena la frustrazione e la malattia. Sembra che oggigiorno le persone veramente realizzate siano assai poche. Pare che, invece, prevalgano coloro che sono affette da varie forme di nevrosi che inducono a cercare di dominare se stessi e/o gli altri, a infliggere dolore e sofferenza, anche inconsciamente a sé e a chi sta intorno.
Sembra che le basi delle nevrosi risiedano in parte nell’individuo, in parte nelle stessa società e cultura. E’ possibile instaurare un circolo virtuoso in cui con l’autorealizzazione del singolo anche la società può diventare più sana e costruttiva e come tale un migliore ambiente di vita e ulteriore realizzazione per tutti.
Quando inizia il disagio
Oggi sembra che molte persone abbiano uno o più disagi psicologici che si possono manifestare in diverse forme, frequenza e intensità. Pare che questi malesseri abbiano le loro origini fin nella nostra infanzia, per poi sedimentarsi, cronicizzarsi ed eventualmente sommarsi reciprocamente se non trattati tempestivamente ed efficacemente.
Secondo le più recenti interpretazioni della Piramide dei Bisogni di Maslow in realtà tali necessità non seguono un andamento gerarchico, sequenziale, ma possono concorrere fin dalla prima infanzia ed è imprescindibile che vengano contemporaneamente soddisfatti al fine di uno sviluppo psicofisico sano.
In realtà oggi siamo esposti sempre più di frequente e precocemente a situazioni di stress, iperstimolazione o sottostimolazione, disagio fin da piccoli. Questo ci può provocare reazioni di ansia, angoscia, panico, depressione, rabbia. Queste difficoltà possono contribuire a compromettere il delicato iter di autorealizzazione sia nell’immediato, sia nel lungo termine. In questi casi l’organismo e la psiche si orientano sempre più verso un atteggiamento di chiusura e autoprotezione che contrastano l’apertura, la saggezza e la realizzazione della propria natura.
Anche se l’ambiente in cui siamo cresciuti non è stato l’ideale per noi, non tutto è perduto per noi, la nostra realizzazione, maturità e saggezza sono ancora possibili.
Come superare i traumi e realizzare se stessi
Superare uno o più traumi è possibile, o quantomeno imparare a convivere con le tracce di ferite che, da qualche parte, di tanto in tanto, tornano in parte a dolere. Alcuni di noi riescono in questo intento da soli, altri necessitano di un aiuto esterno, come ad esempio uno psicologo.
Per chi, nella sua quotidianità, magari desidera tentare da solo un’ottima palestra può essere rappresentata dalla frequentazione di persone molto giovani o anche dei bambini: la loro osservazione e l’interazione con loro può aiutare a risvegliare parti noi legate alla spontaneità, creatività, freschezza, meraviglia, stupore, giocosità che tanto ci hanno caratterizzato nella nostra infanzia e di cui restano ampie tracce nel profondo.
Tutti questi aspetti possono a loro volta stimolare il senso di autonomia, libertà, responsabilità, azione, indipendenza, che poi favoriscono l’autorealizzazione.
D’altra parte i giovani e ancora più i bambini fanno anche leva sul nostro spirito naturale a prenderci cura dell’altro, oltre che di noi stessi, altro ingrediente di base per fare fiorire la nostra natura per quella che autenticamente è. Per qualcuno questo processo può essere in parte favorito anche dalla cura dei nostri piccoli animali domestici.
In breve: anche se realizzarsi è un processo che dura tutta la vita e che non si può mai definire concluso una volta per tutte, anche se non tutti siamo capaci di superare i nostri nodi e le nostre ferite, volendo, tutti noi possiamo concederci l’opportunità di cambiare noi stessi e dare voce alla nostra vera identità e qualunque momento di vita può essere ottimale per iniziare a compiere ciò, da soli o con l’aiuto di qualcuno.