Se vuoi costruire una società migliore, non commettere questi dieci errori
Ecco 10 piccoli comportamenti quotidiani che distruggono il buono della società.
1. Aggiungere una precisazione, una postilla, una integrazione a un concetto sintetico, semplice e perfetto nella sua essenza
Se un concetto semplice funziona, bisogna lasciarlo immutato nella sua semplicità. Chi lo ha prodotto probabilmente ha compiuto un enorme sforzo di sintesi, ponderando ogni opzione, mediando tra varie istanze, scartando il superfluo. I grandi sforzi mentali di sintesi non sempre sono descrivibili minuziosamente, contengono innumerevoli informazioni, difficilmente elencabili. Ogni intromissione successiva non fa altro che degradare il concetto, lo stravolge e gli fa perdere valore, sino a renderlo totalmente insensato e inutilizzabile.
2. Non rispondere alle mail
Non rispondere alle mail è un atto di mancanza di rispetto, di superficialità, di distrazione verso il prossimo. Spesso è atto voluto, sottile manifestazione di sterile potere, soprattutto quando l’interlocutore aspetta una risposta.
3. Essere un professionista del rallentamento
La vita è fatta di entusiasmi, di slanci, di passioni. Questi concetti muovono il mondo. Esistono però i professionisti del rallentamento, i freni a disco del pianeta Terra, pronti a ricordare a ogni entusiasta che dovrà considerare il comma 74 dell’articolo 457, nella interpretazione conforme alla dicitura riportata in calce all’articolo omologo e complementare.
4. Circondarsi dei più accomodanti e non dei migliori
Lo sanno bene coloro che non sono interessati a fare grandi cose ma a detenere tanto potere. È proprio gradevole avere attorno a sé persone quiescenti e servili, al diavolo gli intelligenti e i capaci; non sia mai che rompano le scatole con soluzioni diverse da quella prestabilite.
5. Badare alla forma
Vivere sulla superficie della sfera ignorandone il cuore. Interpretare il desiderio comune tralasciando il proprio. Apparire vincente senza aver scelto la sfida da giocare. Beati coloro che vivono nella forma perché troppo impegnati a fingere la sostanza.
6. Invidiare il successo altrui
Odiare il prossimo quando si mette in gioco, quando sogna, quando è felice. Auspicare una eterna e diffusa mediocrità con il solo scopo di autoassolversi dalla colpa di non averci provato, a giocare, a sognare, a essere felice.
7. Pensare che il successo sia una coperta corta, se è tuo non può essere anche mio
Due uomini si possono uccidere per accaparrarsi l’ultima fetta della torta. Due uomini, se collaborano e si aiutano a vicenda, possono avere 10 torte, ciascuno.
8. Ascoltare i consigli di chi è limitato
Non c’è nulla di più comodo nell’ascoltare chi è limitato. Costui avrà molta cura nell’assicurarsi il corretto mantenimento dello status quo, dettaglierà regole e perimetri all’esterno del quale è severamente vietato andare. Un recinto che obbliga a stare in un terreno reso arido dai troppi passi compiuti in cerchio; un mare prosciugato, divenuto pozzanghera melmosa.
9. Lasciare i propri sogni nel cassetto
E quando bussano timidamente per uscire mettere due bei tappi nelle orecchie per non essere disturbati.
10. Frequentare persone che ti fanno perdere tempo
Sono coloro che ti parlano ma non stanno comunicando niente, coloro che si avvicinano a te per un tornaconto personale, coloro che ti utilizzano come intrattenimento e ti scaricano al successivo giro di giostra. Persone che pretendono da te tutto, senza ricambiare nulla, che pensano di potersi impossessare del prossimo perché si sentono nel giusto, persone che ti illudono per averne solo un bieco vantaggio personale.