Chi è l’italiano più famoso negli USA?
Al netto di Cristoforo Colombo, che l’America l’ha scoperta, il catalogo degli italiani notevoli con un posto di riguardo nell’immaginario a stelle e strisce è vasto. Ne fanno parte figure mitologiche come Rodolfo Valentino, stilisti come Giorgio Armani (quest’anno ricorrono i 40 anni dalla celebre copertina che gli dedicò Time), imprenditori, inventori, musicisti e tutti gli attori di origine italiana che hanno fatto fortuna a Hollywood. Ma chi tra loro è il più famoso? Chi ha ricevuto più onori?
La risposta a questa domanda potrebbe sorprendere, visto che si tratta di un italiano che nel nostro paese è assai poco conosciuto: Domenico Ghirardelli. Originario di Rapallo, classe 1817, Ghirardelli è l’uomo che ha fatto scoprire il cioccolato agli USA. L’azienda che porta il suo nome è ancora uno dei maggiori produttori al mondo e i suoi bon bon sono una presenza fissa nel carrello della spesa degli americani. A lui è dedicata una delle più importanti piazze di San Francisco: Ghirardelli Square. Quanti italiani possono vantare un simile primato?
La storia di Domenico Ghirardelli
La biografia di Domenico Ghirardelli ci restituisce una (bella) storia italiana di 2 secoli fa: è poco più che un ragazzo, quando viene introdotto al mestiere dolciario come apprendista di un produttore di dolci. All’età di 20 anni si imbarca per l’Uruguay per abbracciare il business del caffè e del cioccolato e qualche tempo dopo si trasferisce in Perù dove apre il suo primo negozio. È solo nel 1849, quando gli giunge all’orecchio la notizia della corsa all’oro, che decide di andare in California dove apre due store, che disgraziatamente bruciano nel grande incendio di San Francisco. Lui non si perde d’animo e, dopo varie peripezie, nel 1852 inaugura il negozio di San Francisco da cui prenderà forma la Ghirardelli Chocolate Co.
Negli anni successivi, è foriero di molte innovazioni che verranno utilizzate dall’industria del cioccolato e la Ghirardelli è una delle prime aziende a sfruttare le strategie pubblicitarie. Nel 1893, il bisogno di spazio, lo spinge ad acquistare il Pioneer Woolen Building sul lungomare settentrionale di San Francisco e la produzione si trasferisce nell’attuale sede di Ghirardelli Square. Domenico, che intanto ha lasciato le redini dell’azienda ai figli, nel 1894 decide di arrendersi al desiderio di tornare nella sua Italia. Il viaggio purtroppo gli è fatale e non fa neppure in tempo a far conoscere ai connazionali il suo straordinario successo. Ma la sua frontiera è la Storia: la Ghirardelli si espande per tutto il 1900 e oggi è uno dei produttori dolciari più importanti degli Stati Uniti. La sede dell’azienda è stata spostata a San Leandro ma la vecchia factory di San Francisco è diventata una popolare destinazione turistica, con Ghirardelli Square, che 40 anni fa ha ottenuto la tutela dal Registro Storico Nazionale.
Quest’anno ricorre il 170esimo anniversario della Ghirardelli, azienda che viene studiata anche nelle università come una delle più efficaci rappresentazioni del sogno americano. Ma quel sogno in realtà è frutto della mente ingegnosa di un giovane italiano che a vent’anni capì che il vero tesoro non era quello che si contendevano i cercatori di pepite, ma esportare un prodotto (e un’idea) di qualità.