#CentodieciTip: Liberati dagli oggetti superflui per volare più in alto
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«Ho lavorato per più di 5 anni per semplificare la mia vita, e mentre scoprivo le gioie sublimi di vivere in modo semplice, con meno abitudini, ma più solide, meno oggetti e distrazioni, mi sono reso conto che la maggior parte delle persone ancora non lo capiva». È una delle testimonianze apparse su ZenHabits, circa le modalità per vivere meglio. Perché ormai lo sappiamo, anche adesso che ci ritroviamo a comprare online ciabattine e capsule del caffè con la scusa che fuori non possiamo uscire: anche se non siamo accumulatori seriali, viviamo sommersi dagli oggetti pensando ci piaccia.
Proviamo un sottile piacere nel comprare quella cosa in più, magari aggiungendo una confezione di topinambur alla spesa a domicilio, nonostante siamo consapevoli che lo abbandoneremo in fondo all’ultima mensola del frigorifero.
Eppure guardandoci intorno in questi giorni costretti tra le nostre mura domestiche, ci siamo resi conto che di oggetti, di quelle piccole cose “in più”, siamo circondati.
Vestiti che non mettiamo da due o tre stagioni e che facciamo fatica a regalare, piatti e bicchieri spaiati accatastati nella credenza; pile di riviste che conserviamo da mesi anche se non avremo mai il tempo di leggere; creme, unguenti magici e prodotti di bellezza di cui non ci ricordavamo nemmeno. «Ci aggrappiamo a oggetti materiali perché pensiamo che ci facciano sentire sicuri, quando in realtà stanno ingombrando le nostre vite», ha scritto Madysyn Taylor, in una riflessione da cui emergono gli stessi aspetti riportati nelle ricerche condotte da Fumio Sasaki, autore giapponese del libro Fai spazio nella tua vita, che al Guardian nel 2017 aveva detto: «Pensiamo che più avremo, più saremo felici. Non sappiamo mai cosa potrebbe portare il domani, quindi raccogliamo e risparmiamo il più possibile, come se fosse una garanzia del fatto che non stiamo sprecando il momento. Ci rassicura, ed è sbagliato». Così ha salutato molte delle sue cose, vendendo o regalando quasi tutto. «Ora vivo ogni giorno con uno spirito diverso», aveva affermato.
Potremmo provarci, in questi giorni divisi tra lo smart working e il desiderio di fare una bella corsa tra le strade delle città deserte: a capire cosa vogliamo, e cosa invece no. Un ottimo esercizio per ogni ambito della vita.
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