Ecco le caratteristiche di un’ azienda “cool”
L’economia del nuovo millennio è in fibrillazione. Crisi permanente e nuove opportunità, estrema competizione e idee dirompenti. Le aziende che emergono in uno scenario così dinamico e incerto, guadagnando la considerazione e i favori di clienti e investitori, hanno come comun denominatore una qualità: sono cool.
In un’economia in continuo fermento, il valore, l’attenzione, i capitali fluiscono verso ciò che mostra di possedere un forte potere di attrazione. Quindi, propriamente, verso ciò che è cool.
Ogni azienda, di qualsiasi dimensione e in qualsiasi settore, per emergere dalla massa, dovrebbe essere percepita come cool da clienti, dipendenti e investitori.
Siamo soliti associare il termine a qualcosa che è “alla moda”, “up to date”, “stylish” e “di tendenza”. Certamente l’aggettivo riguarda tutto questo, ma anche di più.
Ritengo che cool sia eccellenza, freschezza, indipendenza, anticonformismo, provocazione, distinzione, avanguardia, sorpresa, innovazione, straordinarietà, dinamismo, energia positiva.
Che si tratti di una multinazionale o di una startup, ho identificato cinque macro-caratteristiche che possono contribuire a rendere un’azienda realmente cool.
- Curiosità. Per esplorare nuovi percorsi, intraprendere nuove strade, segnare nuovi sentieri, occorre una significativa dose di curiosità. Un’azienda curiosa è intrisa di cultura dell’ottimismo, fatta di proattività, vibrazioni positive, orientamento al cambiamento continuo. La curiosità consente di giocare d’anticipo: prevenire i cambiamenti, e non solo reagire alle sollecitazioni dell’ambiente esterno. Un’azienda curiosa suscita curiosità, risultando più interessante e affascinante. Aziende interessanti e affascinanti attraggono persone interessanti e affascinanti, che vogliono salire a bordo per sentirsi parte di un progetto interessante e affascinante.
- Coraggio. Un’azienda che non è in grado di concepire una radicale alternativa al modo in cui si fanno le cose, difficilmente potrà sopravvivere a lungo. Una strategia audace, coscientemente avventurosa, che comprenda rischi ponderati, rappresenta un prerequisito necessario per inseguire obiettivi importanti e sfidanti. Con le parole di Ralph Waldo Emerson, filosofo del XIX secolo: “Qualunque cosa tu intraprenda, occorre coraggio. Qualunque iniziativa tu prenda, ci sarà sempre qualcuno a criticarti. Concepire un progetto e metterlo in pratica richiede vero coraggio”.
- Innovazione totale. Per emergere in un mercato iper-affollato occorre affilare continuamente la lama dell’innovazione. Non è soltanto una questione tecnica o tecnologica, non significa solamente creare un settore dedicato in cui riunire un team di esperti. L’innovazione deve essere totale, permeare un’intera cultura organizzativa, coinvolgere trasversalmente ogni settore aziendale. Innovazione totale significa mettere in campo il coraggio di ripensare e reinventare strategicamente prodotti, servizi, processi.
- Follia organizzata. Pensare fuori dall’ordinario, uscire da schemi precostituiti, sfuggire alla sindrome del “tutti fanno così” o a quella del “da noi si è sempre fatto così”: questo il senso di una follia organizzata. “Dovremmo fare esattamente ciò che la gente definisce pazzesco. Se la gente dice che qualcosa è buono, significa che qualcun altro lo sta già producendo”, così affermava Hajime Mitarai, ex presidente di Canon. La follia di oggi rappresenta la normalità di domani. La follia organizzata si nutre di senso della sfida e passione per i dettagli. Si tratta di due elementi complementari, servono entrambi. Il senso della sfida senza la passione per i dettagli conduce ad una gestione utopistica e irresponsabile. La passione per i dettagli senza il senso della sfida è terreno fertile per mediocrità e conformismo.
- Eterogeneità. Differenze contro omologazione; diversità contro uniformità. Come sosteneva Oscar Wilde: “La coerenza è l’ultimo rifugio di chi non ha immaginazione”. Un’azienda cool è eterogenea, è felice di ospitare persone fra loro diverse, non omologate, disposte a sfidare lo status quo, desiderose di assumersi rischi calcolati. È difficile imparare qualcosa di nuovo da chi è troppo simile a noi. La diversità (ed una sua intelligente gestione) aumenta in maniera rilevante le potenzialità di apprendimento organizzativo.
E la vostra azienda, quanto è davvero cool?