È una buona idea solo se decidi di metterla in pratica. Ecco come (in 10 step)
Thomas Edison diceva che “il valore di un’idea è nel metterla in pratica”. Non basta avere una buona idea, quello che conta è il prendere la decisione di metterla in pratica.
In ambito manageriale c’è un momento definito paralisi da analisi in cui l’esecuzione di un progetto viene sempre posticipata a favore di un continuo calcolo dei dati che si ritengo necessari a lanciarlo e questo ne pregiudica appunto il valore, perché un’idea non può rimanere solo un’idea, ma va attuata nell’execution.
“It’s not the idea, it’s the execution” è quello che nel mondo delle startup americane si dice frequentemente cercando di far capire come una buona execution è una caratteristica imprescindibile per una startup di successo.
A volte capita che le persone non vogliano condividere le loro idee perché hanno paura che possano rubargliele, ma non sanno che un’idea da sola non vale molto, per quanto geniale possa essere, in proporzione l’execution batte l’idea 99 a 1: make ideas happen, trasformare la propria vision in realtà è l’abilità più grande dell’imprenditore.
Un imprenditore vincitore si distingue da un imprenditore sognatore proprio dalla realizzazione (execution) e a questo proposito Martin Zwilling, autore di diversi libri, un startup mentor, e Angel investor, illustra in dieci passi come trasformare un’idea brillante in una excution vincente.
- Crea una visione e trasmetti valori
- Definisci una strategia ben focalizzata
- Ottieni la dedizione del team
- Allinea gli obiettivi dei team
- Ogni processo ha bisogno di un suo sistema
- Gestisci le priorità
- Fornisci supporto e formazione al team
- Assegna e orchestra le azioni
- Misura, adegua e innova
- Ricompensa e punisci
Avere una visione è il punto di partenza, ma riuscire ad avere un’ottima comunicazione verso il team, gli investitori e i clienti è fondamentale. Focalizzare la strategia d’azione, contestualizzarla e fare in modo che il team la segua con dedizione e che sia allineato sugli obiettivi da conseguire. L’implosione a volte si nasconde proprio dietro deboli incomprensioni che se non vengono subito chiarite rischiano di ingigantirsi e diventare insostenibili.
Ma quali sono possono essere gli errori più comuni e come evitare di farli?
Avere un team incompleto può essere un problema: alcune figure sono indispensabili per la buona riuscita dell’execution, questo significa che le persone che compongono il team devono essere dotate delle competenze necessarie alla realizzazione del progetto.
Se si vuole creare una startup, ad esempio, i tre ruoli che vanno assolutamente ricoperti sono: il business developer, esperto del mercato in cui sviluppare la startup; il product expertise, buon conoscitore del prodotto o del servizio che si vuole lanciare sul mercato e il marketing expertise per un’efficace comunicazione al pubblico.
Importantissimo anche non disperdere le energie del team: nel 1997 il CEO di Apple era Gil Amelio, che venne allontanato per non aver raggiunto risultati soddisfacenti. A quel tempo, l’offerta dell’azienda contava 15 piattaforme differenti e una linea di 24 prodotti, con il rischio di perdere il focus sui propri obiettivi. Rientrò quindi in gioco Steve Jobs, con una vision incentrata su soli 4 prodotti, che si rivelò vincente. Apple in 12 anni è riuscita ad accumulare più liquidità di qualsiasi altra azienda nel mondo – circa 58 miliardi di dollari – e ad acquisire un valore di mercato più alto di qualsiasi organizzazione.
Una buona idea sarà un’eccellente realtà solo grazie a un’impeccabile execution.