#breakthebias: cosa significa l’hashtag scelto dalle donne per l’8 marzo
La Festa della Donna è una tradizionale giornata di commemorazione oramai radicata nella nostra società, si festeggia ogni anno da più di un secolo e fa sì che in tutto il mondo si facciano pensieri, discussioni e conversazioni legati alla parità di genere e all’uguaglianza, almeno per un giorno. Non è solo regalare la mimosa alla mamma o alla fidanzata, non è solo fare gli auguri alle donne della propria famiglia o alle colleghe, ma è ricordare che nella storia dell’umanità le donne non hanno avuto gli stessi trattamenti riservati agli uomini, così come non hanno avuto gli stessi diritti. Fortunatamente negli ultimi cento anni le cose sono cambiate, ma il lavoro è ancora tanto da fare: esistono nazioni in cui ancora oggi le donne non possono accedere all’istruzione pubblica, nazioni in cui le donne sono relegate a ruoli marginali della società e non hanno voce in capitolo sulle dinamiche sociali. In tutto il mondo giornalmente le donne sono vittime di stereotipi e preconcetti che limitano le loro possibilità: si pensa spesso che il genere femminile sia più adatto all’accudimento della prole e meno alla carriera lavorativa, oppure che siano più portate per le tematiche umanistiche rispetto ad altre discipline. Ciò va a minare una equa distribuzione delle opportunità sociali e lavorative. È il momento di rompere questi pregiudizi, #breakthebias è il concept per la Giornata Internazionale della Donna 2022.
La storia della Festa della Donna
La Festa della Donna ha origine all’inizio del Novecento, periodo in cui vi furono molte rivendicazioni sociali femministe. L’oppressione e la disuguaglianza cui erano vittime le donne, le hanno portate ad essere più attive per rivendicare i propri diritti: è così che, nel 1908, 15mila lavoratrici hanno marciato per New York City chiedendo orari più brevi, una paga migliore e diritti di voto. È stato un primo passo molto importante e decisivo per l’obiettivo che volevano raggiungere. Infatti, il 28 febbraio del 1909 negli Stati Uniti è stata festeggiata la prima giornata nazionale dedicata alla donna. Mentre negli stati europei la tradizione si diffuse solo negli anni ’20. Ma la strada da percorrere era ancora lunga.
L’assegnazione della festa all’8 marzo viene spesso associata ad un fatto di cronaca che ha riguardato moltissime donne: nel 1911 un clamoroso incendio nell’industria tessile Triangle di New York ha portato alla morte di oltre 140 donne lavoratrici, la maggior parte italiane immigrate ed ebree. Ma questo tragico incidente accadde il 25 marzo. La scelta della data per la Festa della Donna è legata a una manifestazione che si svolse a San Pietroburgo l’8 marzo 1917, guidata dalle donne del movimento operaio in risposta alla morte di oltre 2 milioni di soldati russi nella Prima Guerra Mondiale. Qualche giorno dopo lo zar fu costretto ad abdicare e il governo provvisorio concesse il diritto di voto alle donne. Questo evento segnò l’inizio della Rivoluzione Russa che portò al rovesciamento dell’Impero Russo e, successivamente, alla nascita dell’Unione Sovietica.
Questo spinse le Nazioni Unite ad istituire nel 1977 la ricorrenza ufficiale, per ricordare l’impegno sociale e politico delle donne in una nazione, la Russia, con una storia molto controversa per quanto riguarda i diritti del genere femminile. Lo scopo dell’ONU, che ha imposto a tutti gli stati membri di parteciparvi, era proclamare i diritti delle donne e la pace internazionale, prendendo l’evento del 1917 come esempio di attivismo per un futuro migliore.
La valenza della Giornata Internazionale della Donna
La giornata internazionale dedicata alle donne serve a ricordare le importanti conquiste sociali, economiche, culturali e politiche ottenute dalle donne nel corso dei decenni, oltre a sollecitare il processo di parità di genere che ancora non è diffuso in tutto il mondo. Se dopo oltre un secolo di storia si ricorda questo giorno, vuol dire che il lavoro da fare è ancora molto. In tutto il mondo sono presenti realtà in cui le donne non hanno gli stessi diritti degli uomini: non dobbiamo vederla come una cosa lontana da noi perché è l’indifferenza stessa che alimenta queste condizioni sociali. Soprattutto da parte del mondo occidentale, sulla carta fiero della propria parità di sessi ma indifferente alle dinamiche apparentemente lontane dal proprio giardino di casa. Infatti, è negli stati occidentali che gli stereotipi trovano terreno fertile per alimentarsi e diffondersi nella società: è un pregiudizio che il genere femminile sia più adatto ad un tipo di lavoro piuttosto che ad un altro, è un preconcetto che le donne non possano ricoprire posizioni apicali della società ed è uno stereotipo che la donna sia la figura all’interno della famiglia che si deve occupare della cura della casa e dei figli. È il momento di rompere gli schemi e lasciare che la libertà sia davvero libera.
Quali colori simboleggiano la Giornata Internazionale della Donna?
I colori sono spesso utilizzati per veicolare un messaggio, per identificarsi con un pensiero, per argomentare un’opinione. Alla Festa della Donna sono associati il viola, il bianco e il verde. Il viola è collegato ai concetti di giustizia e dignità. Il verde simboleggia la speranza. Il bianco rappresenta la purezza. Questi erano i colori distintivi dell’organizzazione militante Women’s Social and Political Union (WSPU) attiva nel Regno Unito dal 1903 al 1917.
Iniziative legate alla Festa della Donna
Per la giornata di oggi moltissimi comuni di tutta Italia e all’estero hanno organizzato eventi e iniziative per commemorare la Festa della Donna: incontri, manifestazioni, conferenze e webinar per la promozione della parità dei sessi. Tra i progetti internazionali spicca quello di internationalwomensday.com che, con l’hashtag #breakthebias, desidera coinvolgere più persone possibili in tutto il mondo nella sensibilizzazione verso i temi legati a questa giornata: per un mondo libero da pregiudizi, stereotipi e discriminazioni, per un mondo diverso, equo e inclusivo, per un mondo in cui la differenza è valorizzata e celebrata. Per partecipare gli utenti e le organizzazioni devono semplicemente farsi una foto con le braccia incrociate a X davanti al petto e postarla sui propri profili social con gli hashtag #breakthebias e #IWD2022, al fine di invogliare più persone possibile ad impegnarsi nella creazione di un mondo più inclusivo. Le braccia incrociate simboleggiano una denuncia ai pregiudizi e agli stereotipi, rifiutando discriminazioni e disuguaglianze. E tu sei pronto a dare il tuo contributo?