3 cose positive e 3 cose negative del Multitasking
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Nato come termine informatico per indicare un supporto che consente l’esecuzione di due programmi contemporaneamente, il multitasking oggi definisce una persona in grado di fare varie cose nello stesso momento, in particolare attraverso diversi supporti tecnologici. Propriamente, a dire il vero, multitasking vuol dire fare una cosa e passare subito dopo a un’altra, riuscendo a cambiare focus in fretta e senza problemi. Coloro che davvero sono predisposti a svolgere diverse mansioni contemporaneamente (ad esempio telefonare e nello stesso istante rispondere a un’email) sono i cosiddetti supertaskers, e secondo una ricerca di Nature, sono solamente il 2,5 per cento delle persone.
In molti pensano che il multitasking sia utile, perché ci rende produttivi e attivi mentalmente.
Tre cose positive del multitasking:
1) Evita le perdite di tempo (soprattutto agli altri). Come scrive l’imprenditore David Silverman sul sito della Harvard Business Review, essere focalizzati su un solo impegno vi rende indisponibili per aiutare gli altri. Se un vostro collaboratore si blocca in un lavoro e vi scrive un’email per chiedervi un’informazione, in caso di vostra mancata risposta rischia di perdere molto tempo per risolvere quel dubbio. Più aumentano le responsabilità, più dovrete essere multitasking. Immaginatevi il Ceo di una grande compagnia o il presidente di uno Stato che si concentri su un solo compito per ore intere: impossibile.
2) Permette di dedicarsi ad altro se si rimane bloccati. Allo stesso tempo, se vi succede di bloccarvi in un vostro lavoro, in attesa di una risposta da un cliente o di un aggiornamento del vostro software, potrete lavorare su altro e non rimanere bloccati ad aspettare.
3) Consente di non annoiarsi. Mantenere l’attenzione su un’unica task per molto tempo può diventare faticoso: riuscire ad alternare diversi compiti senza perdere il filo, può aiutarvi a conservare gli stimoli alti per tutta la giornata lavorativa.
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Tante altre persone (ed esperti) invece mettono in guardia dal multitasking, che rischia di farvi perdere tempo e di stressarvi.
Tre cose negative del multitasking:
1) Perdita di concentrazione. Un continuo cambio di focus può far diminuire la concentrazione, massimizzando gli errori. In questo caso, si faranno male ognuna delle attività ci si sta alternando.
2) Stress. Non dedicarsi con calma a una sola task fa crescere in voi l’ansia di portare avanti i vari compiti che avete, non consentendovi di lavorare bene.
3) Danni cerebrali. Uno studio della Oxford University sulle abitudini nell’uso degli strumenti tra adulti di 25 anni (di media) ha dimostrato che coloro che usano abitualmente più di un dispositivo hanno una minore densità di materia grigia nella corteccia anteriore. Anche altre indagini scientifiche e accademiche hanno supportato la tesi che il multitasking causi danni al cervello.
In generale, come ha detto la psicologa Elizabeth Poposki dell’Indiana University, è fondamentale, soprattutto per i datori di lavoro, individuare le effettive capacità del multitasking e capire così quali persone siano predisposte a cambiare velocemente focus e mansione, e quali invece no.
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