3 maniere per dire di «no» al lavoro senza creare tensioni
«No, non voglio farlo». Quante volte avreste voluto dirlo, a un capo o un collega che sia, e invece vi siete morsi la lingua preoccupati dalle conseguenze delle vostre parole? Rifiutare qualcosa, dire no, sul lavoro come nella vita personale, può essere molto complicato. Eppure è importante imparare a farlo. E nella strada verso la nostra assertività ecco delle frasi che possono aiutarci a dire “non voglio” senza però farci apparire arroganti o sfaticati, insomma senza metterci in cattiva luce.
1. Mi spiace, non ho proprio il tempo
La maggior parte delle volte ci è quasi impossibile incastrare quel che ci viene chiesto di fare tra tutto il resto che stiamo già facendo, non c’è nulla di strano nell’ammetterlo. Si darà anzi prova di una visione a medio termine, e della nostra capacità di assumerci le responsabilità.
2. Magari la prossima volta
Una frase come questa può rivelarsi adatta soprattutto per liquidare gli impegni sociali: una cena aziendale, un pranzo con dei clienti o dei colleghi. Proponendo “un’altra volta” si tronca sul nascere ogni insistenza lasciando però aperta la porta a una possibilità futura, senza correre il rischio che l’interlocutore si offenda.
3. No, grazie
A volte è necessario essere chiari e diretti. Mai usare però un tono troppo brusco, e aggiungere sempre un ringraziamento, si darà l’impressione di rinunciare con dispiacere e di aver compreso l’opportunità che ci veniva offerta con la proposta. In più, conoscere i propri limiti è da considerare un punto di forza, e mai di debolezza.