Allena il tuo coraggio imparando a riconoscere la paura
Il coraggio è quella forza che ci sostiene, anche davanti alle difficoltà, quando facciamo le cose a cui teniamo davvero. Molto spesso viene assimilato all’assenza di paura, ed è per questo motivo che pensiamo di non essere persone coraggiose se ci capita di essere spaventati o intimoriti da una situazione.
In realtà l’assenza di paura non ha nulla a che fare con il coraggio. Chi è coraggioso è capace di fare qualcosa che per lui è importante anche se ha paura; gli impavidi invece non conoscono il significato della parola paura e per questo motivo hanno la tendenza a “buttarsi” senza pensarci due volte. Ma non significa che questo sia l’approccio giusto.
In ultima analisi, quindi, avere coraggio significa avere paura e agire comunque. Ma spesso la società moderna tende a celebrare più gli impavidi che i coraggiosi (basti pensare a quanti libri e corsi utilizzano l’espressione “senza paura” – fearless per l’atteggiamento di chi ha successo nel suo campo o nella vita in generale).
I ricercatori Cynthia Pury e Charles Starkey hanno condotto uno studio intitolato Il coraggio è un riconoscimento o un processo? nel quale hanno esaminato le citazioni di valore di 74 destinatari della Medaglia Carnegie per azioni eroiche, e non hanno trovato una sola menzione delle parole paura, timore o preoccupazione. Secondo i due psicologi esistono due correnti distinte di ricerca sul coraggio: una che lo esamina come un riconoscimento e l’altra come un processo. Un riconoscimento richiede l’uso di standard oggettivi ed esterni, che alzano di molto la barra per definire un’azione coraggiosa. Secondo questo approccio, quindi,il coraggio risulta essere raro ed estremo. Una visione di processo, invece, richiede che l’azione coraggiosa sia interpretata dal punto di vista del protagonista: in questo caso il coraggio diventa comune, meno estremo, e gli stati d’animo della persona sono cruciali.
Anche la psicologa Avril Thorne ha analizzato il tema del coraggio e ha scoperto che le persone ascoltano più volentieri storie traumatiche che sottolineano il coraggio o la compassione, ma non quelle che parlano di paura o la tristezza.
Eppure sappiamo tutti che la paura è un’emozione potente, e di conseguenza dovremmo capire che avere paura e agire comunque è una forma di grande nobiltà.
Che cosa ci “insegna” la paura
La paura fa parte delle emozioni primarie e quando la proviamo ci invia numerosi messaggi. Ha origine nella parte più profonda del nostro cervello, nel sistema limbico, ed è il modo che il nostro inconscio ha di segnalarci un pericolo. Il nostro cervello può rispondere alla paura innescando 3 tipi di reazioni molto rapide:
- la fuga – ci allontaniamo dal pericolo
- la lotta – combattiamo per “distruggere” il pericolo
- l’immobilità – rimaniamo “congelati” in modo che il pericolo si allontani da noi
Questi tre tipi di reazione non sono però sempre funzionali ai nostri obiettivi: diventa quindi fondamentale non reagire in modo automatico, ma trovare una risposta efficace che ci permetta di fronteggiare il pericolo ma senza rinunciare al nostro bene. In questo caso è la nostra Intelligenza Emotiva ad aiutarci a scegliere l’opzione migliore, non tra questi 3 comportamenti, ma tra tutti quelli possibili, decidendo in base all’effettiva efficacia che la nostra risposta può avere in una determinata situazione.
Per allenarci a rispondere e non reagire con il pilota automatico di fronte a situazione di pericolo e a una sensazione di paura, dobbiamo imparare ha farci delle domande per capire che cosa temiamo davvero. Quando ci troviamo davanti a una decisione da prendere e abbiamo paura possiamo provare a seguire questo schema:
- Di che cosa ho paura?
- Perché mi fa paura?
- La risposta alla seconda domanda è vera (cioè, è veramente così, è una possibilità)? Accadrebbe veramente quello che ti fa paura?
Se la risposta alla terza domanda è “sì, probabilmente”, allora chiediti se ti interessa di più quello che desideri fare o la tua paura; se la risposta è “sì” prova a domandarmi come puoi rendere meno spaventoso il tuo progetto, magari approcciandolo step by step; se invece la risposta è “no”, allora significa che sei abbastanza coraggioso per avere paura ma fare ciò che vuoi comunque.
Come superare le nostre paure e vivere felici
La paura si frappone tra noi e i nostri desideri e progetti, e rischia di paralizzare la nostra vita. Ma se vogliamo vivere felici dobbiamo imparare a superare le nostre paure. Ecco alcuni suggerimenti per allenare il coraggio, che come dice Brene Brown nel suo libro “I doni dell’imperfezione” è un’abitudine, che si può acquisire facendo azioni coraggiose.
- Non aver paura di essere vulnerabile – impara ad aver fiducia in te stesso e nelle tue possibilità, iniziando con l’accettare la tua vulnerabilità e mostrandoti agli altri così come sei, con i tuoi pregi e con i tuoi difetti.
- Ammetti le tue paure – scoprire cosa ti spaventa davvero è il primo passo da fare per allenare il coraggio e superare le tue insicurezze.
- Accetta il fallimento – non lasciare che un fallimento ti blocchi: capita a tutti di sbagliare, ma anche le cadute peggiori possono essere superate. Basta rialzarsi e ricominciare.
- Abbraccia l’incertezza – nella vita corriamo tutti dei rischi, questo non significa che non possiamo tenerli sotto controllo. Gioca d’anticipo e pensa a quello che puoi fare oggi per evitare di ritrovarti in situazioni pericolose.
- Accetta sempre nuove sfide – molto spesso la paura è solo nella nostra testa. Uscire un po’ dalla nostra zona di comfort ogni tanto ci permette di allenarci al disagio e farcelo amico. Ci tornerà utile quando dovremo affrontare sfide molto più grandi.
Dalla consapevolezza nasce il coraggio
Il coraggio assume significati differenti a seconda delle persone. Se vuoi essere più coraggioso devi quindi prima capire che cosa significa questa parola per te. Prova a rispondere a queste domande per fare chiarezza e acquisire la giusta consapevolezza su chi sei e su quante risorse già possiedi per affrontare la vita con coraggio.
- Descrivi cosa significa coraggio per te: prova a scrivere che sapore ha, che profumo, che aspetto ecc. Descrivilo utilizzando tutti i tuoi sensi.
- Quali sono i 3 più grandi atti di coraggio a cui hai assistito nella tua vita?
- Quali sono le 3 persone più coraggiose che conosci? Perché?
- Che caratteristiche hanno e quali hai anche tu?
- Quando hai mostrato coraggio nella tua vita?
- Quando non l’hai fatto e te ne sono pentito?