#CentodieciTip: Concediti il lusso di ripetere qualcosa che ti fa stare bene
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Lo abbiamo fatto di nuovo. Siamo andati su Instagram a scorrere l’homepage e i profili di quel trio di influencer che seguiamo, convincendoci che la loro vita sia molto più entusiasmante della nostra. Di recente, poi, abbiamo visto un la foto di un nostro amico mentre scia tra le cime di Bormio, e visto che ci siamo un po’ rattristiti, impulsivamente, abbiamo iniziato a cercare sui siti di viaggio voli per mete esotiche, weekend fuori porta. Magari non così esotiche. Magari pure ai Piani di Bobbio. Poi abbiamo ordinato i ravioli al vapore nello stesso ristorante cinese in cui mangiamo ogni venerdì. E ci siamo rattristiti ancora di più.
Ma questo timore atavico di perdersi tantissime cose per una questione di mera abitudine, secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Experimental Biology, sarebbe totalmente sbagliato. Il nostro cervello, dicono, non essendo in grado di elaborare tutti gli stimoli che ci circondano ha fatto sì che ci evolvessimo sforzandoci di prestare attenzione a cose nuove, appariscenti e potenzialmente più interessanti delle cose familiari. Inoltre, parole come “ripetizione” e “abitudine” – a differenza di “novità” – tendono a essere associate a emozioni e situazioni negative. E invece la ricerca mostra che «spesso non ce ne rendiamo conto, ma ciò che ripetiamo è ciò che semplicemente ci fa stare meglio», ha affermato Michael Norton, professore alla Harvard Business School.
Si tratterebbe di un’ossessione per la novità dovuta a tutto ciò che vediamo tra social e televisione: esperienze che pensiamo conferiscano un determinato status sociale in virtù del fatto di essere inedite, nuove, esclusive. «Ma dovremmo riconsiderare ciò che ripetiamo come un bene», ha continuato l’esperto. «È giusto concedersi il brivido di provare una cosa nuova, ma abbracciare quello che è diventato la nostra quotidianità senza esagerare è inoltre un buon modo per alleviare lo stress delle giornate». Tornare dove, insomma, si è stati bene.
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