10 lezioni da Stupor Mundi, lo spettacolo su Federico II firmato Centodieci è Arte
Stupor Mundi: Io sono Federico II è lo spettacolo inedito di Michele Placido, con la regia di Gian Luca Bianco e la voce di Patrizia Bovi, tra i più rappresentativi del ciclo di eventi griffati Centodieci è Arte. Dopo il sold-out di Palermo, Placido torna sul palco di Siena e registra ancora il tutto esaurito in un viaggio alla scoperta dell’imperatore Federico II, interpretato da Brenno Placido che incarna le sue gesta straordinarie che portarono allo splendore un regno e il suo popolo, innovando lo stato, la cultura, l’arte, l’economia, le scienze, la filosofia, generando benessere diffuso a ogni livello sociale. Una modernità e una visione che risultano oggi di estrema attualità e che abbiamo riassunto in 10 spunti interessanti per la nostra quotidianità.
1- La cultura è un ponte tra gli esseri umani di ogni tempo.
2- Il passato, se correttamente interpretato, può essere ancora oggi di estrema utilità.
3- Sapere non è capire. Coesistere non è tollerare. Ci vuole cultura, una cultura di approccio alle diversità, una cultura di condivisione delle diversità, una cultura di accrescimento grazie alle diversità.
4- La poesia è l’antidoto alla violenza. Ogni uomo ha una poesia nella sua anima.
5- Non saper amare gli animali significa non saper amare gli esseri umani.
6- Le regole esistono, da sempre, e devono essere uguali per tutti per poter crescere, non solo a livello singolo.
7- La musica è un passe-partout di mille culture. Attraverso la musica l’integrazione, l’accettazione e in taluni casi anche la commistione risultano semplificate.
8- Possiamo essere multiculturali, è così da sempre. Federico II insegna.
9- Dove c’è cultura c’è riflessione.
10- La diversità unisce, innova e rappresenta una peculiarità unica per crescere.