Come ritrovare l'armonia con se stessi: 5 parole che diventano pietre per la tua evoluzione
Cinque parole im/portanti, come cinque pietre angolari su cui ricostruire e ritrovare la via all’armonia, nel rispetto prima di tutto per se stessi che poi diviene rispetto per ogni cosa che ci circonda: è una sfida a cui tutti, prima o poi, andiamo incontro. Ed è una sfida che l’arte, e gli artisti, si ritrovano a intraprendere ogni giorno.
Per questo motivo, nell’intento di offrire consigli utili per trovare la propria strada verso l’armonia, ho chiesto aiuto a un artista contemporaneo eccezionale, Marco Nereo Rotelli, incontrato presso la Biennale di Venezia. Rotelli qui espone il suo lavoro l’Art de Vivre, presso il Padiglione Venezia, un’installazione completamente realizzata in Crystalexe, un cristallo tecnico innovativo che sintetizza il lavoro che porta avanti da alcuni anni: parole e luce.
Pietra numero 1: parola
La prima pietra è la Parola: “Esci dal corpo, esci dall’anima parola, oggi sei debole, inflazionata, segnata dalla globalizzazione, ti sei persa, troppo leggera spazzata dai venti, consegnata alla rete rimbalzi senza sosta, scivoli da video a video, torna a rappresentare l’uomo, sii libera e chiara nel dichiarare, nel rispettare, solo così l’essere umano potrà definirsi tale”.
Pietra numero 2: stupore
La seconda pietra è lo Stupore: “Può sembrare strano che proprio il secolo della tecnologia applicata restituisca allo stupore vitalità, ma lo stupore è necessario per uscire dal logocentrismo che ci attanaglia. L’esperienza significativa dello stupore è una scossa che rianima e permette di guardare al mondo con mente fresca e occhi nuovi”.
Pietra numero 3: dialogo
La terza pietra è il Dialogo: “Consente di confrontare le idee. Perché esso inizi non è necessario vi siano valori condivisi, nella parola dialogo abita e vive lo sforzo continuo per comprendere l’altro. Non è il fluire di valori condivisi che conta, ma il costruire valori nel confronto con gli altri”.
Pietra numero 4: poesia
La quarta pietra è la Poesia: “Indica veramente l’ascolto e il rispetto di ciò che è altro da noi e in noi”.
Pietra numero 5: luce
La quinta pietra è la Luce: “La notte porta in sé il seme della luce, e appunto la stanza che ho creato per la Biennale è dedicata al riflesso come fosse un battito d’ali in una scatola magica dove immagini, luce, parole dialogano. Dovendo far convivere questi tre diversi elementi ho scelto un cristallo con il quale ho potuto realizzare il pavimento, il tavolo, gli ovali a parete”.
L’Art de Vivre, titolo dell’installazione di Rotelli alla Biennale di Venezia, è preso da un’opera di Magritte che per l’artista italiano è un’esortazione a “vivere ogni giorno con arte, con leggerezza e mai con superficialità, per scoprire l’immensità della terra e i suoi orizzonti infiniti”. Una strada non facile da percorrere, ma importante da intraprendere per chi cerca (e chi non la cerca?) l’armonia.