Non solo Lillo. 5 serie comedy da vedere nel 2023
Oltre alla miniserie su Lillo (e il suo alter-ego Posaman), ci sono almeno altre 4 serie in streaming tutte da ridere. A cominciare dal ritorno di Frasier, che presto avrà anche un sequel.
Lillo? C’è. Ma non è l’unica novità comedy di questo inizio 2023: La fabbrica delle risate lavora a getto continuo e nelle ultime settimane ha sfornato diverse serie televisive, che potrebbero avere una funzione terapeutica sui nostri blue monday. Eccone cinque.
Sono Lillo – Amazon Prime Video
Apprezzata anche dalla critica, è la serie dove Lillo, al secolo Pasquale Petrolo, interpreta un po’ se stesso un po’ Posaman, il supereroe che lo ha rilanciato con LOL, in una sorta di viaggio dell’eroe al contrario. Il filo conduttore è sempre quello dell’humour surreale, venato di romanità, che per l’occasione trova anche diversi interpreti di passaggio nella serie: i fratelli Guzzanti, Lundini, Maccio Capatonda, Michela Giraud e altri stand up comedians. Ma il meglio, Lillo lo dà quando si confronta con l’inossidabile Pietro Sermonti, nei panni del manager, e il vecchio sodale Marco Mazzocca, con cui aveva già lavorato in Stracult.
This is going to hurt (Questo farà un po’ male) – Disney+
Ispirata ai libri di Adam Kay (pubblicati in Italia da Mondadori – Strade Blu), questa miniserie targata BBC racconta le tragicomiche peripezie di uno specializzando in ostetricia in un ospedale pubblico inglese: gli attori sono in gran forma, il ritmo della narrazione è perfetto come spesso accade nelle serie british. E nonostante la vena comica, non mancano spunti di riflessione sul senso della vita (un po’ come in Fleabag di cui speriamo arrivi presto la nuova stagione). L’unico difetto di This is going to hurt è che dura davvero poco, 7 episodi. Ma gli inglesi, si sà, sono frugali quando si tratta di serie TV: non amano sbracarsi oltre il dovuto, anche se qualche volta non guasterebbe. Chi vuole può consolarsi leggendo i libri di Adam Kay, che oltre a essere un brillante autore comico è anche un ottimo divulgatore di medicina: oltre ai suoi esilaranti diari ha anche pubblicato Mamma mia l’anatomia (Salani), dove spiega con parole semplici l’anatomia ai teenager.
Chiami il mio agente – Sky/NOW TV
Chi ha visto la versione francese su Netflix, sa di cosa parliamo: un mix tra realtà e finzione, dove una sfilza di attori famosi (nei panni di se stessi) scandiscono con le loro manie la quotidianità di quattro press agent. Se il cast parigino poteva contare su pezzi da novanta come Jean Reno, Juliette Binoche, Fabrice Luchini e la Bellucci, quello italiano non è da meno con incursioni di Paolo Sorrentino, Stefano Accorsi, Corrado Guzzanti, Pierfrancesco Favino e Paola Cortellesi. Una parata di stelle che, anche da sola, vale la visione.
Les Amateurs – Disney+
Anche Disney tenta la strada della comicità e lo fa con una serie francese che ricalca la serie cult inglese The Wrong Mans. Un mite copywriter e un fattorino chiacchierone si ritrovano loro malgrado nei panni di 2 investigatori al centro di una cospirazione. Segue fuga rocambolesca puntellata dalla goffaggine dei due, che fornisce diversi pretesti per ridere. A dir la verità alla versione british la cosa sembrava riuscire meglio, visto che poteva contare su protagonisti come James Corden e Mathew Baynton. Ma la storia è divertente a qualsiasi latitudine.
La serie da recuperare: Frasier
È stata una delle sit-com che hanno segnato gli anni ‘90 con uno strepitoso Kelsey Grammer nei panni di uno psicanalista radiofonico e la sua stravagante famiglia. Anche in Italia ebbe un buon seguito nonostante la trasmissione a singhiozzo su Italia Uno. Ora Fraser, dopo un’inspiegabile assenza da qualsiasi piattaforma, torna finalmente disponibile su Paramount Plus, con tutte le sue 11 stagioni. Per gli appassionati di vintage televisivo e non solo: prodotta dal grande Christopher Lloyd con l’ausilio di scrittori come l’ottimo Joe Keenan, Frasier si concederà anche un sequel, previsto quest’anno sempre su Paramount Plus.