Leggere per scoprire e leggere per viaggiare nel tempo e nello spazio
“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro”, Umberto Eco.
Il 23 aprile 1996 l’UNESCO istituisce la Giornate Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale con il copyright. Perché proprio il 23 aprile? La data simbolica si ricollega alla morte, avvenuta nel 1616, di tre dei maggiori scrittori considerati ancora oggi, a distanza di più di 400 anni, i pilastri della letteratura mondiale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garciloso de la Vega.
Ma dove nasce questa Giornata che incoraggia la creatività e la lettura? È la Spagna, la prima nazione, che nel 1926 promulga un decreto che istituzionalizza la Giornata del Libro, voluta dal re di Spagna Alfonso XIII che scelse come giorno il 7 ottobre, quello della nascita di Cervantes, ma, dal 1931, la giornata fu spostata al 23 aprile, giorno della sua morte.
Un buon libro ha il potere di aprire la mente, di trasportare le persone alla scoperta di altri luoghi e in altri tempi, ma non solo: la lettura è un mezzo di approfondimento, apprendimento culturale e di conoscenza: questi sono da sempre gli strumenti indispensabili per poter superare le barriere etico culturali imposte, per accettare il cambiamento, la diversità e per affrontare le incertezze. Irina Bokova, direttore generale dell’Unesco dichiara che “l’alfabetizzazione è la porta che conduce alla conoscenza, indispensabile per l’autostima e la responsabilizzazione dell’individuo. I libri, in tutte le forme, svolgono un ruolo essenziale”.
Leggere un buon libro è anche e soprattutto un momento di svago e di piacere ineguagliabile per gli appassionati e non solo: dà l’opportunità di poter avvicinare le persone a esperienze lontane dalla nostra, di accrescere la conoscenza e la consapevolezza del mondo. Non è un caso, dunque, che il mondo dell’editoria nel 2020 riesca ad attutire bene l’effetto della pandemia: la crisi porta con sé non solo problematiche legate all’economia, ma anche un forte senso di smarrimento che ha un effetto indiscutibilmente negativo sull’emotività delle persone. Se da una parte non è stato possibile viaggiare e scoprire mondi nuovi, dall’altra le persone hanno sentito l’esigenza di evadere anche solo con la fantasia. La pandemia ha incentivato le persone a scoprire non solo il piacere dell’arte culinaria, ma anche della lettura. Basti pensare che, nel 2020, l’editoria di romanzi e saggi è cresciuta del 2,4%, ovviamente incoraggiata dal digitale, che ha consentito alle persone, nei mesi di lockdown, di superare la chiusura fisica dei negozi, incentivando iniziative encomiabili come la consegna dei libri a domicilio. L’analisi realizzata dall’Associazione italiana editori, in collaborazione con Nielsen, ha rilevato che nel 2020 le vendite di libri cartacei sono cresciute dello 0,3%, crescita ancora più rilevante se a questi si aggiungono anche gli e-book (+37%) e gli audiolibri (+94%).
Nel complesso, gli italiani hanno acquistato 104,5 milioni di libri, fermo considerano che in questa fase sono le librerie fisiche, soprattutto quelle di catena a soffrirne di più, insieme a tutti i negozi fisici che si trovano nei centri turistici delle città d’arte o all’interno dei centri commerciali, nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti, svuotati a causa della pandemia.
Il dato positivo italiano (+0,3%), rispetto ad altri paesi europei come Francia e Germania, è dovuto all’importante piano di sostegno pubblico grazie a una stretta collaborazione tra l’associazione degli editori, quella dei librai e quella dei bibliotecari che ha portato a misure, prese poi a modello in Europa, incentivando la domanda, pubblica e privata.
L’obiettivo della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore è dunque quello di incoraggiare la scoperta del piacere della lettura e valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell’umanità.