5 libri italiani usciti nel 2020 da leggere (o rileggere)
In questo 2020 un po’ particolare, noi di Centodieci abbiamo provato ad offrirvi degli spunti interessanti su diversi temi attuali tramite la presentazione di alcuni libri di autori italiani. Siamo, infatti, convinti dell’importanza che la lettura possa apportare sia dal punto di vista culturale, per arricchire il proprio bagaglio di informazioni, che da quello personale, per allargare le proprie vedute e scoprire nuovi aspetti e realtà interessanti.
Con questo articolo vi vorremmo proporre 5 tra i libri da noi scelti che avete apprezzato di più e che vi hanno colpito, per potervi offrire un ulteriore spunto in questo periodo natalizio. Il Natale e, soprattutto questo Natale in cui siamo limitati nelle nostre libertà e ci ritroviamo a passare molto più tempo a casa rispetto alla normalità, è infatti un periodo in cui la lettura di un libro può essere molto utile sotto vari aspetti: non solo può essere un’idea regalo per qualche parente o amico appassionato di lettura, o addirittura per far scoprire ad un nostro caro questo interessante mondo, ma potrebbe servirci proprio a colmare quei buchi di tempo che sembrano infiniti e con cui abbiamo imparato a convivere in questo periodo.
Per questo motivo, vi lasciamo le nostre proposte per questo Natale 2020.
Mauro Gancitano e Andrea Colamedici – Liberati dalla brava bambina
In questo saggio, Maura Gancitano e Andrea Colamendici, filosofi e fondatori del progetto Tlon (scuola di filosofia, casa editrice e libreria teatro, con cui organizzano in Italia e all’estero numerosi seminari di divulgazione filosofica) cercano di scardinare i costrutti che si sono creati intorno alla figura della donna. Lo fanno attraverso otto racconti che hanno come protagoniste personaggi della storia, del mito e delle fiabe per arrivare ad una importante conclusione: una donna non ha bisogno di essere un personaggio epico, del mito o di una serie televisiva contemporanea per riconoscere quel sottile turbamento che pervade, in maniera più o meno rumorosa, la quotidianità di ciascuna. E così, con una filosofia fatta di parole semplici, atte a permettere a tutti di comprendere costrutti di cui spesso ignoriamo l’esistenza, “Liberati dalla brava bambina” offre un importante consiglio: osa, fai ciò che vuoi fare veramente, e non quello che gli altri pretendono tu faccia.
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Sandro Veronesi – Colibrì
“Colibrì” è il soprannome di Marco Carrera, protagonista dell’ultimo romanzo di Sandro Veronesi e vincitore del Premio Strega 2020. È intitolato appunto Il colibrì, come quei piccoli uccellini che riescono a stare quasi sospesi a mezz’aria, immobili, grazie a un velocissimo battito d’ali. Marco è il colibrì che riesce a resistere a qualunque urto, tiro mancino, crudeltà che la vita gli ha imposto. Ed è questo il grande insegnamento di Veronesi, vincitore del Premio Strega 2020 proprio con il suo Colibrì, che c’è sempre un motivo per non abbandonarsi e lasciarsi andare. Nonostante la morte, il dolore. Alla fine, arriva sempre la vita, tutta custodita nella speranza, e nel bambino che la figlia di Marco porta in grembo.
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Fabio Genovesi – Cadrò, sognando di volare
“Cadrò, sognando di volare” è la storia di un’estate, quella del 1998, e di un uomo, Fabio, che ha ventiquattro anni e studia giurisprudenza. La materia non lo entusiasma per niente, ma una serie di circostanze lo ha condotto lì, e lui non ha avuto la forza di opporsi. Perciò procede stancamente, fin quando per evitare il servizio militare obbligatorio viene spedito in un ospizio per preti in cima ai monti. Negli stessi giorni, Marco Pantani sta appassionando milioni di italiani con le sue imprese. Ed è qui che comincia un parallelo tra il protagonista e il campione e la difficoltà delle scelte degli uomini soli. Fabio ha davanti a sé un bivio, quello che da una parte lo porta di nuovo immeritatamente ad avere una via d’uscita e dall’altra a fare la scelta che sa essere quella giusta ma soprattutto corretta. Fabio Genovesi con questa storia piena di rimorsi e speranze, di sogni e vendette, d’ingenuità e di fatica, ci insegna che spesso la soluzione è dove non osiamo guardare.
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Michele Masneri – Steve Jobs non abita più qui
In “Steve Jobs non abita più qui” ciò che preme all’autore è il racconto della borghesia contemporanea con tutto il suo bagaglio di evoluzioni, mimetismi, aggiornamenti e tendenze stagionali nel contesto della Silicon Valley. È una realtà fatta di distanze enormi, da percorrere unicamente con la macchina, in cui tutto costa tantissimo, avere una stanza tutta per sé è già un mezzo miraggio, figuriamoci una casa; una realtà fatta di servizi, cioè bar con caffè a prezzi alti, catene di alimentari bio, marijuana, sesso, app per il sesso, palestre, app per le palestre. Tutto deve essere dinamico, andare veloce senza fermarsi, non c’è tempo. Ogni contatto umano è mediato, cioè facilitato ma anche normato, da internet, in un mondo che grazie a questo libro avrete la possibilità di scoprire.
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Gianrico Carofiglio – La misura del tempo
Con “La misura del tempo”, con cui Gianrico Carofiglio è stato candidato al premio Strega 2020 (dove è arrivato quarto), l’autore ritorna al tema della sua prima opera letteraria “Il passato è una terra straniera”, in cui il tempo era inteso quale attore non protagonista che giungeva però a salvare il protagonista da sé stesso. Nel nuovo romanzo, il protagonista Guido Guerrieri, insieme ai suoi collaboratori dello studio legale, affronta il processo di appello per la difesa di Jacopo Cardace, un giovane spacciatore figlio di un vecchio amore dell’avvocato. Guerrieri e Lorenza non si vedono dal 1987, e i colloqui per la strategia difensiva fanno riemergere dal passato tanti ricordi più o meno felici di quel periodo. Anche qui, è il tempo che passa, inesorabile, che segna le vite e le cambia, mutando le esistenze radicalmente, portando a nuove dimensioni della vita, delle cose, dell’età, dei desideri.
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