L’arte è ispirazione. Ecco le 5 mostre da non perdere nel 2023
L’arte fa bene! E comprenderla fa ancora meglio: 5 mostre imperdibili del 2023 e perché dovreste vederle
I benefici dell’arte secondo l’OMS
Che l’arte generi benessere lo sanno da sempre gli appassionati. Ma al di là dello status symbol che una élite può esibire o del suo intrinseco valore culturale, molte sono le evidenze che le attività artistiche, sia attive che passive, favoriscono il benessere e la salute. Già nel 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità diffondeva i risultati di numerose ricerche in un report. Ulteriori indagini hanno poi sottolineato gli aspetti che aumentano la produttività, tanto da suggerire anche la sola esposizione di opere all’interno dei luoghi di lavoro. La semplice fruizione di arte combatte lo stress, favorisce il problem solving, la collaboratività e non ultima la creatività, per approfondire ne avevamo parlato qui.
Sicuramente in Italia siamo già avvantaggiati, poiché si stima che il Bel Paese custodisca il più ampio patrimonio culturale a livello mondiale con oltre 3.400 musei, circa 2.100 aree e parchi archeologici e 58 siti UNESCO. Alle volte però, soprattutto l’arte contemporanea, non è materia chiara a tutti. Ecco, quindi, una selezione di 5 mostre da non perdere nel 2023 per scegliere tra un’offerta variegata che, oltre ad offrire i vantaggi suddetti, fornirà anche alcuni accessibili codici di comprensione.
Le mostre da non perdere che consegnano le chiavi di accesso alle estetiche del contemporaneo
MARCEL DUCHAMP E LA SEDUZIONE DELLA COPIA
Collezione Guggenheim di Venezia – Dal 14 ottobre 2023 al 25 marzo 2024
A SURREAL SCHOCK – CAPOLAVORI DEL SURREALISMO
MUDEC | Museo delle Culture di Milano – Da marzo a luglio 2023
La mostra, curata dall’esperto Paul B. Franklin, riunisce importanti prestiti da collezioni private e musei sia italiani che americani. Le intuizioni di Marcel Duchamp (Blainville-Crevon, 1887 – Neuilly-sur-Seine, 1968), esponente cardine del movimento Dada, hanno gettato le basi non solo dell’arte concettuale, del ready made, della body art e della performance, ma hanno anche influenzato la matrice pop e ironica di tante correnti apparentemente non riconducibili al suo lavoro. Riguardare la sua ricerca con la prospettiva storica, consente di ricondurre praticamente tutte le discipline artistiche contemporanee alle sue geniali idee.
Mostra organizzata con la collaborazione del Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, che custodisce una collezione d’arte surrealista unica al mondo. La mostra sarà allestita in un percorso espositivo chiaro e lineare per permettere al pubblico un accesso semplice ed immediato a tutti i segreti di questa avanguardia del Novecento nata dall’esperienza rivoluzionaria del Dadaismo.
La mostra imperdibile per approfondire l’artista che ha rappresentato l’Italia alla Biennale di Venezia
GIAN MARIA TOSATTI
Pirelli Hangar Bicocca di Milano – 23 febbraio – 30 luglio 2023
Gian Maria Tosatti (Roma 1980) ha rappresentato l’Italia all’ultima Biennale di Venezia e in caso qualcuno non avesse avuto l’occasione di visitare il padiglione Italia, o semplicemente volesse approfondire, questa retrospettiva, curata da Vicente Todolí, ne offrirà ampia opportunità. Anche la ricerca di Tosatti è intrisa di eredità duchampiane. Svolgendo lunghe ricerche e attingendo liberamente a vari linguaggi delle arti – visive, performative e dell’architettura – l’artista realizza grandi installazioni site-specific, concepite per edifici o intere aree urbane, che spesso coinvolgono anche le comunità degli abitanti connesse ai luoghi in cui le opere prendono corpo.
Le mostre da non perdere per scoprire le connessioni tra arte e nuove tecnologie
BILL VIOLA
Palazzo Reale di Milano – Da marzo a giugno 2023
THE ART OF CONNECTION, ALBERT-LÁSZLÓ BARABÁSI
MEET – Digital Culture center di Milano – Dall’8 febbraio 2023
La mostra rende omaggio al più grande artista della videoarte dagli anni Settanta a oggi. L’esposizione attraversa tutta la produzione di Bill Viola (New York, 25 gennaio 1951), dai lavori che approfondiscono il rapporto tra uomo e natura a quelli ispirati dall’iconologia classica. L’artista americano è stato tra i primi sperimentatori della videoarte e può essere annoverato tra coloro che hanno liberato tale disciplina dalla ristretta nicchia di addetti, consegnandole un ruolo di primo piano nell’ambito delle arti visive in generale.
Arte, scienza e tecnologia si fondono nell’imponente mostra dedicata ad un pioniere della scienza delle reti digitali, Albert-László Barabási (Cârța, 30 marzo 1967). Con la sua ricerca l’informatico ha scoperto e reso visibile l’ordine nascosto dietro i sistemi complessi della raccolta di dati. Barabási ha sviluppato un modello matematico che permette la visualizzazione di nodi e reti, di parametri e pattern, che producono immagini di grande impatto visivo. Per la prima volta in Italia viene presentato tutto il corpus delle opere realizzate al BarabásiLab.