Giusy Versace: un libro fotografico per abbattere il muro della violenza sulle donne
Nella lotta contro la violenza sulle donne molti sono ancora i muri da abbattere, primo fra tutti quello dell’omertà e del silenzio, di chi non vede o non vuole vedere per timore di ripercussioni, o perché crede che niente lo riguardi. Da sempre in prima linea su questi temi, Giusy Versace, amica di Centodieci per i tanti eventi portati avanti insieme, ma anche deputata della Repubblica italiana a capo del dipartimento per le Pari Opportunità e Disabilità, campionessa paraolimpica e conduttrice televisiva, ha evidenziato l’importanza e la necessità di fare arrivare il messaggio soprattutto alle nuove generazioni. Promotrice del progetto “I MURI DEL SILENZIO”, nato lo scorso anno con una mostra fotografica allestita alla Camera dei Deputati, Palazzo San Macuto a Roma, lo ha trasformato per quest’edizione in un libro fotografico in edizione limitata, il cui ricavato andrà a sostegno di donne vittime di violenza. «Quest’anno ho dovuto interrompere quasi tutti gli eventi e gli spettacoli teatrali per ovvie ragioni. Per questo ho messo ancora più energie in questo progetto, io non riesco a stare ferma un attimo. Centodieci è ispirazione e sono contenta che si parli di questo argomento» ci racconta.
Quella che non bisogna omettere, che bisogna riconoscere anche nei gesti più piccoli che possono avvertire circa la sua presenza. Come aveva detto Versace lo scorso anno: «Contro la violenza sulle donne non ci si deve girare dall’altra parte ma bisogna avere il coraggio di denunciare e lavorare insieme», perché c’è ancora molto da fare, soprattutto dal punto di vista culturale. «È indispensabile, a ogni modo, che il Parlamento colmi quelle lacune normative che ancora oggi sussistono nel nostro ordinamento».
Su questo tema si è ragionato oggi sulla pagina Facebook dell’iniziativa, in occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, con Versace, la fotografa Mjriam Bon e alcuni dei tanti amici e personaggi noti che hanno prestato il proprio volto per le fotografie. Interverranno tra gli altri Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, le attrici Maria Grazia Cucinotta e Valeria Graci.
La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, quest’anno, assume un significato particolare e ancora più importante. Il lockdown causato dalla pandemia di Covid-19, per chi viene maltrattata in famiglia, ha coinciso infatti con un aumento delle violenze dalle quali è stato impossibile sottrarsi anche materialmente, non potendo uscire di casa. Nei primi 10 mesi del 2020 i femminicidi sono stati 91. Uno ogni tre giorni. Senza contare le richieste di aiuto alle associazioni, che sono cresciute del 73% (Istat).
È in un simile quadro che si inserisce il nuovo progetto fotografico, un libro di 100 pagine che raccoglie scatti già condivisi durante la mostra del novembre 2019, nuovi e recenti per un totale di 75 volti di quanti hanno voluto sostenere la lotto per le donne e soprattutto insieme alle donne. Dal cinema, alla tv, radio, esponenti politici e donne vittime di violenza come Pinky, che il marito ha provato a uccidere davanti ai figli, e che lei ha trovato il coraggio di denunciare, hanno prestato il proprio viso in segno di protesta e denuncia verso chi tende a girarsi dall’altra parte, a fare finta di non vedere ne sentire, al fine di insegnare come la violenza si possa combattere soltanto con la collaborazione, e il coraggio di tutti.