Perché Frida Kahlo è diventata un simbolo per le donne
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C’è un qualcosa di magnetico, indubbiamente, nell’intera esistenza di Frida Kahlo, di talmente forte da attirare attenzione anche a più di sessant’anni dalla sua scomparsa. C’è un’eco di intenti e sue personali urgenze artistiche che hanno ignorato il tempo rendendola, a tutti gli effetti, una icona eterna, un simbolo di vitalità e resistenza per tutte le donne. Le mostre che la riguardano registrano un costante successo di pubblico: l’ultima al MUDEC di Milano in 4 mesi ha accolto ben 360.000 visitatori, diventando così la terza mostra più vista dal 2010 ad oggi in Italia. Adesso, invece, trovate Frida a Brooklyn, New York, nel Brooklyn Museum con Appearences can be deceiving, un racconto della donna e dell’artista attraverso i suoi oggetti personali, i vestiti, il suo mondo. Ma cosa la rende così speciale?
Frida, la storia
Messicana, diceva di essere nata nel 1910 con il nuovo Messico della rivoluzione, un po’ per vezzo, un po’ per ribadire il legame profondissimo con la terra natia e la sua storia. Pittrice di opere altamente simboliche e sature di colore, Frida si è ritratta con cura maniacale in ogni frangente, quello della sofferenza del corpo, ma anche nella luminosità di fiori, foglie rigogliose e cieli messicani azzurrissimi. La sua vita è stata tormentata da avvenimenti funesti – l’incidente che l’ha costretta ad un busto di gesso per 9 mesi della sua vita, la poliomielite da bambina, gli aborti spontanei, le operazioni alla colonna vertebrale – e Frida comincia a dipingere proprio in una lunga convalescenza. È il destino cinico e doloroso a renderla quello per cui sarà sempre ricordata: una delle più grandi artiste del Novecento.
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Frida nella cultura pop
Frida si ritrae continuamente, dipinge il suo corpo sofferente e lo arricchisce, lo reinterpreta, lo immagina sempre nuovo eppure tremendamente uguale a sé stesso, nella malattia e nei dettagli. Diventa così icona dell’arte, ma anche della cultura pop contemporanea e non solo per le sopracciglia per sempre riconoscibili, ma anche per la profonda conoscenza di sé e di tutte le donne allo stesso tempo. Il corpo femminile e i tabù ad esso connessi diventano temi centrali della sua produzione artistica, una sveglia per le donne di allora e di oggi. Frida è il simbolo della riappropriazione di sé, delle cicatrici e dei dolori bagaglio di ogni donna, e dell’elevazione di questi elementi ad arte. La sua presenza ripetuta nell’iconografia pop è ripetitiva quasi al confine con l’ossessione, ma l’amore per lei è sempre stato sincero: tatuaggi, stampe e omaggi la ritraggono eterna con la corona di fiori a cingerle la testa, le sue sopracciglia, i colori sgargianti.
Frida e le donne
Frida diventa, allora, un simbolo indiscusso per tutte le donne con una rapidità unica nel panorama artistico mondiale e non è certo la storia personale tragica a renderla tale. Frida è una commistione evidente di talento, resistenza e vitalità; una maestra di libertà e indipendenza contro gli stereotipi che inchiodavano la donna a pochi ruoli predefiniti, ai codici di comportamento del suo e persino del nostro tempo. Infine, Frida è il simbolo, per tutte le donne, di come si possa accogliere la sofferenza e il dolore, che mai l’abbandoneranno nella sua intera vita, e trasformare il tutto in arte, colore, poesia.
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