Divine e Avanguardie. È il tempo delle donne, anche nell’arte
“Dietro un grande uomo sta sempre una grande donna” si usava dire. Ma le cose sono cambiate. Almeno un po’. Le donne cominciano finalmente a godere del giusto rilievo. Nella nostra società in generale, nel panorama delle grandi mostre in particolare. Sempre più musei e istituzioni decidono di mettere in mostra le donne, come artiste e come muse, e renderle protagoniste. La grande mostra a Palazzo Reale a Milano, Divine e Avanguardie. Le donne nell’arte Russa, aperta fino al 19 settembre, fa esattamente questo. E lo fa benissimo.
I talenti delle donne
Palazzo Reale a Milano, una delle più prestigiose sedi d’arte d’Italia ha attualmente in cartellone ben quattro mostre dedicate alle donne.
Prima, Donna, una retrospettiva sul lavoro dell’importante fotografa Margaret Bourke-White, Le signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600 una mostra che celebra l’arte e la vita di trentaquattro artiste “già moderne” attraverso oltre centotrenta opere, Scolpite riflessioni fotografiche intorno alla statuaria femminile, trentacinque artiste dell’Associazione Donne Fotografe con lo scopo di stimolare una riflessione sulla presenza della donna nella statuaria e la sua assenza nella statuaria pubblica e Divine e Avanguardie.
Le mostre sono inserite nel palinsesto I talenti delle donne, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano per l’anno 2020/2021. Iniziative artistiche e culturali con l’obiettivo di mettere in luce l’enorme contributo che le donne hanno dato e continuano a dare alla società sotto ogni punto di vista: culturale, sociale, economico.
“I talenti delle donne vuole portare in evidenza come – nel passato e nel presente, e spesso in condizioni sfavorevoli – le donne siano state e siano protagoniste nelle diverse discipline del percorso creativo e portatrici di significative istanze sociali di mutamento” afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno. “Diffondere conoscenza su questo tema produce un nuovo livello di consapevolezza sul ruolo delle figure femminili nella vita sociale, e aiuta concretamente a perseguire quel principio di equità e di pari opportunità che, dal dettato della nostra Costituzione, deve potersi concretizzare nella quotidianità”.
Divine e avanguardie, le donne nell’arte russa
Divine e avanguardie racconta l’evoluzione della figura femminile come musa e artista in Russia dal Quattrocento al Novecento. Quasi un centinaio di opere, la maggior parte delle quali esposte per la prima volta in Italia. Due aree tematiche. La prima: la donna come soggetto delle opere artistiche russe e il suo ruolo nella società. Sante, madonne, zarine, madri, operaie, contadine, intellettuali, ritratte da maestri come Malevich, Repin o Kuzma Petrov-Vodkin autore del dipinto che raffigura la famosa poetessa Anna Achmatova. La seconda: le opere delle maggiori artiste russe dei primi trent’anni del Novecento, portatrici di novità, “avanguardiste” in un’epoca di grande fermento culturale e sociale: Natalia Goncharova, Vera Mukhina, Ljubov Popova, Aleksandra Ekster e molte altre. Finalmente vediamo in mostra artiste di grande talento ancora poco conosciute in Italia e soggetti altrettanti interessanti. Finalmente le donne stanno trovando il loro posto nell’arte.