Cinque lezioni che ho imparato dalla #Brexit e che possiamo usare per vivere una vita migliore
Prendi un fatto che tutti giudicano negativo, e agisci per far sì che per te sia positivo.
Credo che questa sia la prima lezione che ognuno di noi può portarsi a casa dopo gli esiti del referendum che si è tenuto nel Regno Unito e che ha visto gli elettori inglesi scegliere per la #Brexit, l’uscita dall’Unione Europea. Non dobbiamo affrontare ciò che ci accade in maniera passiva, è giusto fare le proprie valutazioni – economiche, sociali, politiche – ma è altrettanto doveroso riflettere su ciò che accade dal nostro punto di vista, con gli occhi del genitore, della moglie, del marito, di una persona che cioè vive sulla sua pelle i grandi fatti del mondo. E dopo aver valutato, occorre agire, affinché si possa trovare una via che per noi possa essere considerata positiva.
Lezione 1: agisci positivo
È un po’ come la vecchia teoria del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, dipende da che parte lo guardi. Ecco, per molti i giorni scorsi sono stati quelli dello stupore e della paura, specie a vedere i mercati finanziari scendere, la sterlina deprezzarsi, gli analisti urlare al disastro. Che io sia ottimista non è una novità, è nella mia indole e nella mia storia, ma l’ottimismo è però sempre connesso a un’analisi dei dati. Ricordate altri grandi eventi che hanno decretato pesanti crolli delle Borse? Le Torri Gemelle. Il fallimento della banca d’affari Lehman Brothers. Ecco, sapete cosa è accaduto a chi aveva denaro investito e diversificato nell’Economia Globale come noi suggeriamo? Nel tempo non solo è riuscito a risalire ma è anche aumentato di valore. Agire allora, e agire positivo, è il modo per non smettere di crescere ed è quanto ho imparato nel tempo e ricordato in questi giorni.
Lezione 2: guarda lontano
Warren Buffet, il più grande investitore vivente, ha due concetti utili per noi: «Non chiedetemi quella che sarà la situazione dei mercati tra un anno, non la conosce nessuno. Chiedetemi quale sarà tra dieci o vent’anni, vi dico che sarà migliore di oggi».
E io so per esperienza che è così, e questo è il primo.
«Dobbiamo guardare alle fluttuazioni dei mercati come amiche, perché ci consentono di investire a prezzi molto favorevoli», e questo è il secondo.
Credo che questa situazione ci debba passare però qualcosa capace di andare oltre al solo aspetto economico-finanziario: dobbiamo imparare a non lasciarci travolgere dagli eventi, a saper accogliere le notizie e poi a analizzarle e dominarle guardando non solo all’oggi ma a periodi di più lungo respiro. Questa è la seconda lezione che mi porto a casa dalla settimana della #Brexit.
Lezione 3: rispetta il tempo
Le stesse previsioni catastrofiche che ascoltiamo in questi giorni erano state fatte alla nascita dell’euro, con il Regno Unito che non adottò la moneta comune. La storia ha dimostrato che queste previsioni non si sono verificate. È una bufera, quella odierna, che passerà: ci sono due anni di tempo per discutere, per rivedere i trattati, poi magari altri periodi se non raggiungeranno l’accordo. Nel frattempo tutto va avanti, il Regno Unito rimane parte dell’Unione Europea, esattamente come adesso. Capite bene che dobbiamo cogliere un altro segno, un’altra lezione: il tempo è una condizione fondamentale per dare più o meno peso e valore a ciò che ci accade attorno. Impariamo a usarlo, a rispettarlo, a comprendere che solo lasciando che passi possiamo davvero dare un senso alle cose che altrimenti, viste nell’immediato, ci sembrano inaffrontabili.
Lezione 4: osserva la montagna (non il sassolino)
Considerate, poi, che anche dopo l’Europa non taglierà completamente i ponti, il Regno Unito è il primo “cliente” della Germania, con quasi cento miliardi di merce all’anno, di fatto è il primo mercato in cui l’Europa esporta. Questo vuol dire imparare a guardare le cose nel loro complesso: non fermiamoci con gli occhi puntati su un sassolino, facciamo qualche passo indietro e godiamoci la maestosità dell’intera montagna. Così ogni cosa tornerà al proprio posto, riassumerà il suo giusto valore davanti alla grandezza dell’insieme.
Lezione 5: scommetti sulla fiducia
Infine, dalla #Brexit così come da tante altre occasioni apparentemente negative che ho vissuto nel passato, c’è un altro insegnamento per me importante che ci tengo a condividere. È la fiducia: oggi parlo a tanti clienti della Banca e li consiglio di rivolgersi al proprio Family Banker, dico loro di non avere paura e di fidarsi dei nostri consigli perché li accompagneremo fuori dalle difficoltà del momento non soltanto “salvando” i loro investimenti, ma facendoli crescere. Trasportando questo concetto qui su Centodieci, un luogo-magazine in cui prendendo spunto da quanto ho imparato con Banca Mediolanum allargo il cerchio del ragionamento, sottolineo che scommettere sulla fiducia, cioè sulla relazione privilegiata con altre persone, è la strada vincente. Per fare affari, per crescere come persone, per costruire un futuro bello. Abbiamo disimparato a fidarci gli uni degli altri: solo recuperando questa fiducia, anzi scommettendoci sopra con decisione, possiamo costruire un futuro speciale, per noi e per le nostre comunità. Oggi più che mai è il momento per farlo: parliamoci, confrontiamoci, sviluppiamo relazioni serie sia nella vita professionale sia in quella privata, facciamo sì che gli altri si fidino di noi e noi di loro.
La fiducia è la base per costruire un futuro di soddisfazioni e felicità.