Centodieci è illustrazione: le mille forme dei collage di Diego Cusano
Molti lo conoscono come colui che ha inventato il collage post moderno unendo il disegno a elementi ordinari. Eppure Diego Cusano è molto di più, è un artista di fama internazionale che ha saputo trasformare le sue passioni in professione, quella di Fantasy Researcher. Come? Tutto nasce nel 2013, dopo anni di formazione Accademica: “Il percorso universitario va vissuto step by step, come occasione per conoscere la struttura organizzativa di un progetto. Una volta fuori dal mondo Accademico il cammino è tuo e solo tu puoi far sì che diventi eccezionale”.
Terminato il suo periodo di formazione, decide di sperimentare la tecnica che lo distingue tutt’oggi come uno degli illustratori più apprezzati: il collage; condividendola con il vasto pubblico dei social tramite il suo profilo instagram. Questa tecnica, allora ancora poco conosciuta nel mondo dell’illustrazione grafica, unisce al disegno a matita le immagini di nature morte, alimenti e molto altro. Questo metodo grafico adottato da Diego rappresenta una visione della realtà differente in cui è possibile giocare mescolando gli elementi e le forme per trovare sempre una nuova natura e un nuova prospettiva per guardare le cose. Per fare ciò Diego ha sintetizzato il tratto e il concetto decontestualizzando l’elemento utilizzato che può essere del cibo come anche un oggetto comune. Da qui si osservano metamorfosi di banane, peperoni, cornetti, noccioline, pigne e qualsiasi altro oggetto utilizzato nella vita quotidiana.
La straordinaria forza creativa comunicata da queste illustrazioni non poteva che diventare virale permettendo a Diego di essere notato anche sul territorio internazionale. Una delle opere più di impatto è visibile nel Big Ban bagnato da una lacrima in memoria delle vittime dell’attentato di Londra, un’immagine trasmessa dai social network, giornali, telegiornali e programmi tv di tutto il mondo. Il suo percorso iniziale vede infatti una forte attenzione da parte del pubblico Internazionale come anche dalle aziende che presto lo contattano per sviluppare delle collaborazioni: “l’illustrazione in italia si è avviata 3 anni fa, per questo motivo le prime collaborazioni grafiche che ho sviluppato sono state all’estero per brand innovativi e attenti alla comunicazione contemporanea. In italia, purtroppo, c’era la mentalità della grafica come qualcosa di secondario, ancora in fase di sperimentazione”.
Nel suo percorso di crescita Diego è sempre andato controcorrente, ponendosi domande che lo spingessero al di fuori della propria comfort zone. Dopo anni di esperienza ha pensato di condividere il suo percorso e alcuni consigli con chiunque volesse andare un po’ più in là e scoprire la forza del proprio potenziale. Per questo il suo libro “La rivincita della pecora nera” parla di forza, riscatto e determinazione verso qualcosa che in molti non sanno vedere; la capacità di sapersi inventare facendo delle proprie caratteristiche una professione e, non meno importante, essere veramente felici: “Hanno tentato di convincerti che la tua diversità fosse un difetto ma tu sei rimasto quello che sei: irrimediabilmente, orgogliosamente, felicemente te stesso. A me dicevano che il mio sogno non mi avrebbe dato un futuro, perché di arte non si vive. Io invece ho seguito l’istinto e ho creato un mestiere, il Fantasy Researcher, che mi somiglia, mi piace e mi appaga. Dimostrando che di arte si può vivere”.
Attento agli strumenti oltre che alla forma Diego mette in evidenza quello che è il significato intrinseco del suo lavoro: strappare un sorriso facendo riflettere le persone. La cura per l’ambiente è un tema cardine delle sue illustrazioni che cercano di sensibilizzare esplorando la natura, rompendo il muro dell’immagine e analizzando la materia. Per questo motivo troviamo nella sua galleria social illustrazioni dall’impronta Green, materie organiche come la tempera di matita, presente dall’albero di Natale al copricapo di un uomo nativo americano; i fiori nella coda dei pesci e nel vestito di una donna e nel cappello di Gigi Proietti; e ancora la frutta e la pasta due elementi chiave delle opere di Diego. Come nasce un’idea grafica per Diego? “tutto risiede nell’attimo presente in cui arriva l’idea. Posiziono l’ingrediente che voglio utilizzare su un foglio e poi lavoro intorno a matita sviluppando il disegno che ho in mente. Successivamente fotografo il tutto e pubblico l’illustrazione sui miei profili social”.
Grazie alle nuove forme di comunicazione social che oggi più che mai hanno un’impronta visiva sul sociale, il mondo dell’illustrazione grafica si sta evolvendo sempre più portando alla luce una professione o meglio un’arte innovativa e diretta che sa parlare con chiarezza sapientemente accostando immagini e parole come a creare una narrazione nuova. Per Diego oggi ci stiamo spingendo verso una forma semplificata di comunicazione con delle caratteristiche e un’aspettativa tutta da scoprire: “Il futuro della comunicazione, finalmente anche in Italia, sarà bombardato di immagini. L’immagine sotto forma di contenuto fotografico credo riesca a catturare maggiormente l’attenzione di chi osserva comunicando a pieno il messaggio. I video e i Reel, oggi di gran moda, non credo potranno superare l’attenzione generata dalla fotografia che rimane da sempre l’elemento di coesione visivo delle precedenti epoche storiche. Le immagini fotografiche rimangono i contenuti con una maggiore percentuale di viralità e, se posso fare una previsione futura, credo che la rivoluzione del visual sarà e rimarrà all’insegna dell’immagine ma con una caratteristica precisa: la semplicità. Pochi elementi ma di impatto catturano l’attenzione e rendono l’arte indimenticabile”.