5 canzoni da ascoltare per affrontare il cambiamento (in ogni ambito)
Siamo abituati a credere che cambiare coincida con l’apportare grosse modifiche alla nostra vita. Cambiare casa, lavoro, amore, cambiare città, cambiare amicizie e insomma cambiare sempre, prima di tutto e spesso faticosamente, qualcosa di esterno alla nostra persona. Tuttavia, lo sappiamo, esistono davvero moltissimi modi di portare il cambiamento nelle nostre vite: a volte semplicemente cambiando qualche piccola abitudine, modificando l’ordine delle nostre priorità al risveglio o dei mobili della nostra casa, cambiare il nostro modo di nutrirci, iniziare a fare movimento fisico, smettere di lavorare prima del solito, ritagliarci tassativamente qualche ora per noi.
Il tema del cambiamento è protagonista o istinto di moltissime canzoni, più e meno note della storia della discografia, e ne abbiamo selezionate cinque qui sotto: affrontano il tema del cambiamento, del tempo, dello slancio verso il futuro o verso l’amore con tocchi di classe ogni volta diversi. Ve le proponiamo e raccontiamo un po’ certi che iniziare cambiando musica sia, in ogni caso, una buona idea!
Changes – David Bowie, 1972
Traccia di apertura del disco Hunky Dory, da molti ritenuto il suo primo capolavoro, Changes è spesso considerata come vero e proprio manifesto della carriera di Bowie che certamente ha fatto della profondità del cambiamento il fiore all’occhiello della propria storia artistica.
Una canzone pop, divertente, con quella vena malinconica che accompagna felicemente ogni riflessione sul futuro e sul passato, sui fallimenti e sulle prove che verranno.
Il futuro è inevitabile e riserva sorprese, così come il tempo che passa: tanto vale diventare protagonisti dei cambiamento, prendere quel che sarà con la consapevolezza che il nostro potere è nelle piccole cose non nel determinare quelle grandi.
Time may change me
But I can’t trace time
—
Il tempo può cambiarmi
ma io non posso determinarne il corso
Road to Nowhere – Talking Heads (1985)
Una strada per il nulla, dove il nulla è l’incerto, ciò che non sappiamo, una strada che non va da nessuna parte ma solo perché non abbiamo modo di prevederne il percorso.
Contenuta nell’incredibile album “Little Creatures”, ecco una canzone magicamente esaltante, il pezzo perfetto per caricarsi verso un futuro ignoto fatto di nuove strade e piccoli e grandi cambiamenti. Un pezzo pop impreziosito dai cori e da un ritmo che corre, incede, cresce sempre di più mostrandosi affine, proprio con il suo crescendo, al senso di incertezza ed eccitazione che il futuro imprevisto ci sa regalare.
Perfetta al risveglio, per iniziare una piccola nuova avventura, camminando verso il nuovo giorno.
There’s a city in my mind
come along and take that ride
and it’s all right, baby, it’s all right
—
C’è una città nella mia mente,
vieni e fai questo viaggio:
va tutto bene, tesoro, va tutto bene
This Time Tomorrow – The Kinks (1970)
Un sogno, un vero e proprio viaggio onirico nel pensiero del tempo, immaginando di lasciare indietro il passato e, ancora una volta, non sapere, né voler conoscere ciò che ci aspetta.
Una delle più belle canzoni della discografia dei Kinks nonché una delle più potenti e malinconiche dell’intera storia del rock inglese.
Ray Davies ha dichiarato di averla scritta in un volo aereo (il decollo si sente all’inizio del brano) in un momento di particolare crisi personale e famigliare, nel quale si era reso conto di quante cose, intorno a lui, fossero improvvisamente cambiate e di quante ne sarebbero cambiate sempre, oltre il suo controllo.
Il pezzo, ricchissimo di immagini poetiche e piene di quella che potremmo chiamare nostalgia del futuro, che venne inserito nell’album Lola Versus Powerman and the Moneygoround, Part One, (disco interamente dedicato alla critica di Davies nei confronti del music business e delle dinamiche di vita da esso imposte) è un grido di improvvisa consapevolezza di ciò che non va, base d’amore verso ciò che ancora deve accadere.
And I’m in perpetual motion and the world below
Doesn’t matter much to me
This time tomorrow, where will we be
On a spaceship somewhere
sailing across an empty sea
—
E sono in moto perpetuo
E il mondo sotto non conta molto per me
A quest’ora, domani, dove saremo?
Su un’astronave da qualche parte
navigando attraverso qualsiasi mare vuoto
All Things Must Pass – George Harrison (1970)
Il cambiamento più difficile da affrontare? Quello che segue una fine. Nessuna canzone migliore per sentirsi più forti e pronti a quello che riserva il futuro di questo classico dei classici firmato da George Harrison, title track del suo più celebre album da solista.
Tutto passa, tutto finisce, tanto vale guardare avanti, questo ci dice George, invitandoci a cogliere il nuovo come un viaggio speciale, certamente imprevisto ma potenzialmente sempre interessante e, certamente, unico, nostro.
All things must pass
none of life’s strings can last
so, I must be on my way
and face another day
—
Tutte le cose devono andare avanti
nulla può durare tra le corde della vita
Così devo percorrere la mia strada
e affrontare un altro giorno
Don’t Stop Me Now – Queen (1978)
Avete bisogno di carica, sfrenatezza, qualcosa che vi consenta di sentirvi liberi e liberati da ogni costrizione emotiva e vi conceda di cambiare la rotta? Bene: questo grande classico dalle tinte erotiche dei Queen, contenuto nel loro incredibile album “Jazz”, è quello che fa per voi. Che siate soli, in due o con quanti altri volete, le armonie vocali multitraccia e l’incedere strabiliante del pezzo sono il corrispettivo della dolce corsa più lunga che riusciate a immaginare. Il vostro fiato regge un po’ meno? Non importa, con questa volerete.
I’m a shooting star leaping through the sky
Like a tiger defying the laws of gravity
—
Sono una stella cadente che attraversa il cielo
come una tigre che sfida le leggi di gravità