Campo Base, la cultura della montagna fa festa in Val d’Ossola
Il colpo d’occhio è impressionante: enormi quinte di pietra, non naturale, ma scavata dall’uomo. Siamo in Val d’Ossola, nell’alto Piemonte, in quella che un tempo era la cava di granito di Roncino di Oira e ora è un teatro. Il sito industriale dismesso della piccola frazione del borgo a nord di Domodossola da quest’estate è diventato il Tones Teatro Natura, e in modo stabile. Mentre prima veniva utilizzato sporadicamente come palcoscenico dal festival Tones on The Stones, che da quindici anni porta in varie cave della zona spettacoli di musica elettronica e videomapping immersivo, ora è la sede fissa, la “casa” della rassegna e di tutte le altre attività della fondazione che se ne occupa. Arti performative e sostenibilità ambientale sono i mantra che guidano le varie iniziative, che vanno dai concerti al musical, dalle performance ai campus teatrali, dai workshop di educazione ambientale alle pratiche sportive e partecipative.
In quest’ottica, centrale è il nuovo festival lanciato l’anno scorso con un’edizione zero di prova, e che torna quest’anno dal 2 al 4 settembre in forma più compiuta. Il nome, Campo Base, racchiude già il senso della rassegna, che ha il suo fulcro nella cultura della montagna e nelle attività e negli sport outdoor che vi si possono praticare. Ma allude anche a quello che è il vero unicum del festival: gli spettatori, o meglio i partecipanti, avranno un vero “campo base” nel Tones Teatro Natura, centro nevralgico di tutte le attività, e nel campeggio temporaneo che verrà allestito solo per quel weekend nel bosco sulle rive del fiume Toce accanto al teatro, dove sono invitati a soggiornare per potersi godere appieno il fitto calendario (www.campobasefestival.it).
Partecipazione e pratica sono le parole chiave del festival, dove gli spettatori sono attori in prima persona delle tante attività all’aria aperta che nel programma, curato da Nicola Giuliani e Chantal Ferrari con la supervisione scientifica del celebre alpinista e scrittore Alessandro Gogna, sono articolate in tre sezioni. “Verde brillante” è il contenitore dei laboratori e delle escursioni insieme a atleti, esperti e specialisti che si svolgono in giornata, mentre “Attorno al fuoco” riunisce gli incontri serali sulla cultura della montagna insieme a scrittori, filosofi, ecologisti e alpinisti. Infine, per i più piccoli c’è il palinsesto “Montagne divertenti”, all’insegna del gioco.
Le tre giornate sono scandite da pratiche sportive rigorosamente non competitive – parapendio, canyoning, arrampicata, yoga – e dalla scoperta del territorio con escursioni insieme a guide d’eccezione. Con il ricercatore in scienze forestali Giorgio Vacchiano si scopriranno le storie di cambiamento e di resilienza delle piante del bosco attraverso i mutamenti climatici e il rapporto con l’uomo, con l’esploratore Franco Michieli, campione di traversate a piedi di terre selvagge, si proverà a orientarsi senza l’aiuto della tecnologia, con Alessandro Di Tizio, collaboratore dello chef del premiatissimo ristorante Mirazur di Mentone, si passeggerà per i campi imparando a riconoscere e a raccogliere le erbe commestibili, con cui si preparerà una zuppa d’altri tempi. La notte, chi vorrà potrà salire a 2000 metri al rifugio Gattascosa, in Val Bognanco, con l’escursione Corale Errante, che si concluderà con uno sleeping concert curato dall’artista Matteo Nasini, che ha ideato un sistema di speaker circolari diffusi nel contesto naturale che attraverso un software al passaggio delle stelle generano un canto armonico di voci femminili, da godersi in sacco a pelo sdraiati sotto il cielo stellato.
Non meno attraente è il programma serale “Attorno al fuoco”, con incontri con star della montagna di più generazioni, con un’attenzione particolare alle atlete donne. Attesissima l’alpinista Nives Meroi, seconda donna al mondo ad aver scalato tutti i quattordici ottomila senza ossigeno né portatori d’alta quota, nonché prima italiana in vetta al Nanga Parbat e al K2. Ma arriveranno anche le campionesse delle nuove generazioni, l’alpinista Tamara Lunger e l’arrampicatrice Federica Mingolla, per uno sguardo al femminile sugli sport di montagna e sulla loro filosofia.