3 serie TV romantiche, non scontate, da guardare nel 2023
Convivenze forzate, amori al tempo di Grindr e del lockdown: ecco come le piattaforme TV raccontano l’amore nel 2023: The Flatshare, Smiley, Love Life.
Le commedie romantiche a lieto fine hanno sempre il loro fascino… A patto di non essere troppo scontate. Un rischio che non corrono 3 serie TV uscite di recente, che raccontano un po’ arzigogolando, la genesi di tre amori metropolitani: The Flatshare, Smiley e Love life (seconda stagione). Ambientate rispettivamente a Londra, Barcellona e New York sono il tentativo delle piattaforme di parlare d’amore alla luce di temi attuali come la manipolazione sentimentale, l’amore al tempo di Grindr e la vita dopo il divorzio. Ci riescono? Noi crediamo di sì…
The Flatshare (Paramount+)
Basata sull’omonimo romanzo di Beth O’Leary, è la storia di Tiffany e Leon, costretti a condividere un appartamento e un letto, ma mai contemporaneamente, a causa del costo della vita a Londra. Tiffany (Jessica Brown Findlay) occupa l’appartamento di sera e nei weekend, mentre Leon (Anthony Welsh), lo usa durante i giorni feriali per dormire. Entrambi accettano questo arrangiamento creativo per ragioni personali: Tiffany non può permettersi un appartamento dopo una rottura, e Leon sta risparmiando per le spese legali di suo fratello Richie. La loro comunicazione avviene esclusivamente tramite post-it.
La serie, composta da 6 episodi, offre l’opportunità di conoscere meglio i personaggi. Tiffany è creativa e amorevole, seppur un po’ pretenziosa, mentre Leon è coscienzioso e testardo. Due modi di essere che sembrano destinati a non incontrarsi mai. Ma le loro vite si intrecciano quando Tiffany risponde a una telefonata destinata a Leon…
Perché guardarla: The Flatshare è una serie che affronta la crisi del costo della vita e le dinamiche dei rapporti moderni, con un tocco di romanticismo e commedia.
Smiley (Netflix)
È uno scherzo del destino a far incontrare Bruno (Miki Esparbé) e Àlex (Carlos Cuevas), due uomini sulla trentina che provengono da mondi diversi: Bruno lavora dalle 9 alle 17 in un noto studio di architettura di Barcellona, mentre le giornate di Àlex sono occupate a incontrare uomini su Grindr e a servire margaritas in un bar gay. Àlex, ossessionato dalla forma fisica, frequenta non una, ma due palestre, mentre Bruno ama rilassarsi con il suo cane e guardare vecchi film romantici. Nonostante il disprezzo per lo stile di vita dell’altro, entrambi condividono il desiderio di amore in un mondo in cui la vera connessione umana sembra sfuggente. Ci vorranno 8 episodi, pieni di colpi di scena tipici delle commedie romantiche, prima che si rendano conto di aver (forse) trovato ciò che cercavano l’uno nell’altro.
La serie esplora anche altre due relazioni: la collega di Àlex, Vero, e la sua fidanzata Patri, e il collega di Bruno, Albert, e sua moglie Núria. Sebbene un approccio più sfumato allo sviluppo delle trame avrebbe potuto aiutare la serie a trasmettere meglio il messaggio che l’amore può mettere radici nonostante le differenze, Smiley è una commedia romantica, divertente e ottimista, che ci ricorda che ogni fine è l’inizio di qualcosa di nuovo.
Perché guardarla: Smiley è ispirata alla commedia teatrale di Guillem Clua, uno dei più talentuosi drammaturghi spagnoli.
Love Life, seconda stagione (Tim Vision, Netflix)
La doppia diffusione Tim Vision/Netflix fa bene a questa serie antologica, che cerca di (ri)proporre in modo originale gli archetipi dell’amore a New York. La seconda stagione si concentra su Marcus Watkins (William Jackson Harper), un editor letterario che dopo il divorzio cerca di ricostruirsi una vita sentimentale e trovare il vero amore. Umano, troppo umano, Marcus prima di riuscirci incappa in una serie di scelte sbagliate e disavventure amorose, che accentuano le difficoltà di vivere in una città tentacolare, a cui il destino non risparmia neppure la pandemia. Eppure il lieto fine è dietro l’angolo e il senso di Love Life forse è proprio quello di invitarci a intravederlo dietro le avversità.
Perché guardarla: è una delle poche serie a mettere in scena anche i giorni del lockdown: un piccolo aiuto per elaborare ciò che abbiamo vissuto e, finalmente, archiviarlo.