Il lato oscuro della moda nel nuovo doc di Patagonia

“Se non cambiamo nulla, entro il 2050 l’industria dell’abbigliamento peserà per il 25% sullo stock globale di anidride carbonica” dice l’avvocata e attivista newyorkese Maxine Bédat all’inizio del nuovo documentario prodotto da Patagonia (disponibile su YouTube). Già al momento quel comparto pesa quanto i consumi di Germania, Francia e Gran Bretagna messe insieme. Le fa eco la reporter e scrittrice Kendra Pierre-Louis che ci ricorda come il 50% delle materie prime impiegate nella moda, in particolare nel cosiddetto fast fashion, è sostanzialmente plastica. Per la precisione, una qualche forma di poliestere.

Come comportarsi nell’era della gratificazione immediata

Tutto e subito. Oggi siamo nell’epoca della gratificazione immediata. Vuoi un paio di scarpe? Con un paio di click su Amazon le ordini e potresti riceverle in 24 ore. Questo processo e velocità plasma non solo i nostri acquisti online ma anche il resto della nostra vita. E il ritmo aumenta sempre più. A Los Angeles Amazon consegna in un’ora di tempo gli oggetti acquistati sulla piattaforma.

OK Boomer, un Gen Alpha ti rivaluterà

Le mode passano, lasciano il segno e poi tornano. Vale per gli indumenti, per le acconciature, per il trucco, ma vale anche per il modo in cui viviamo, che in questi ultimi decenni è stato spesso condizionato e “inquinato” dalla tecnologia. Le cose però stanno cambiando ancora e presto potremmo avere generazioni che non avranno più bisogno di tenere tra le mani uno smartphone e nessun’altra interfaccia fisica e che torneranno ad apprezzare lo stile di vita di quei Boomer che oggi sono spesso oggetto di derisione da parte delle generazioni più giovani.

Le nanotecnologie ci aiuteranno a creare un vero mondo sostenibile

Francesco Stellacci è uno degli scienziati italiani più famosi nel mondo per le sue ricerche sugli antivirali e non solo. Ha insegnato all’MIT di Boston ed attualmente dirige il dipartimento di nanomateriali al Politecnico di Losanna. Le sue ricerche potrebbero conferire un significato diverso alla parola sostenibilità.

Procida 2022, tra arte, tradizione, letteratura e tecnologia

In meno di tre mesi dal via, posticipato a causa della pandemia, il programma di Procida Capitale italiana della cultura 2022 ha già visto realizzare un numero impressionante di eventi, che ha contribuito a una crescita esponenziale delle presenze sull’isola più piccola del golfo di Napoli.

Édouard Louis e Thomas Ostermeier: quando l’autobiografia è denuncia politica

Se l’arte è un atto politico, nei romanzi di Édouard Louis lo è all’ennesima potenza. A ventinove anni, lo scrittore figlio della classe operaia di una delle zone più depresse di Francia intinge la penna nelle zone più buie e dolorose della sua autobiografia per smascherare classismo, oppressione delle classi povere, razzismo e omofobia ancora radicati nella società e nella politica d’Oltralpe. Lo ha fatto in quattro romanzi di successo, e da qualche tempo lo fa anche a teatro dove la sua denuncia ha trovato un alleato eccellente in uno dei massimi registi europei: Thomas Ostermeier.

Costruire la città green: il caso San Francisco

Le parole ecosostenibilità e smart cities, come cito anche nel mio libro Il viaggio nell’innovazione, sono entrate a pieno titolo nel vocabolario dei governi, delle istituzioni e dei cittadini e il fine ultimo è quello di richiamare uno stile di vita urbano intelligente, vale a dire fare attenzione all’uso delle risorse disponibili nella vita quotidiana e nelle proprio abitudini.

Te lo dico in cörsivœ: guarda, impara e forse sarai virale. Sempre che tu non possa farne a meno…

Facciamo fatica ad ammetterlo, ma moltissimi di noi vorrebbero provare l’ebbrezza della celebrità e godere dei suoi frutti, almeno per un po’. Negli ultimi anni i social hanno offerto a molti questa possibilità e oggi TikTok sembra essere una vera e propria fucina di talenti, che sfruttano la viralità dei propri contenuti per emergere. È davvero così facile, però? E chi ci riesce, che caratteristiche ha?