Il parere della psicologa: come superare lo stress da Covid-19
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Ne sentiamo parlare pressoché ovunque, più e più volte al giorno. Alla televisione, alla radio, nel web, nei social, al telefono, di persona. Anche volendo cambiare argomento, spesso, direttamente o indirettamente ne siamo coinvolti. Si tratta di una vera e propria saturazione, cognitiva ed emotiva. Stiamo parlando della pandemia da Covid-19, o Coronavirus, la pericolosa patologia che sta circolando in questi mesi e che sta mettendo a dura prova il fisico e la psiche di ciascuno di noi a livello individuale, familiare, sociale, sanitario ed economico. Le persone che soffrivano già di preesistenti patologie, sia fisiche, sia psichiche sono particolarmente a rischio di contagio. È noto scientificamente, infatti, che anche disturbi come ansia, stress, depressione, possono abbassare le difese immunitarie e renderci suscettibili di attacchi batterici e virali.
Come fare, quindi, per cercare di mantenere o ristabilire un minimo di equilibrio cognitivo, emotivo, e fisico in questo momento tanto stressante per noi, singolarmente e socialmente?
Come affrontare lo stress da Covid-19
Secondo la psicologa Kate Roberts per fronteggiare in modo concreto ed efficace questo momento di pandemia da Covid-19 e lo stress associato, può essere utile adottare le linee guida delle 4 P:
1. Prospettiva: anche se tendiamo ad aggiornarci quotidianamente sull’andamento della pandemia, i dati, i decreti normativi, la situazione nazionale e mondiale, le scoperte mediche e scientifiche, per effettuare questo correttamente è fondamentale sapere leggere informazioni e dati in un frangente più ampio e complessivo.
Questa epidemia ha ridotto le nostre vite all’essenziale, alla quotidianità più ristretta, al momento presente, ha instillato un senso di perdita di controllo, di imprevedibilità con cui dobbiamo fare i conti e che alla lunga può risultare molto destabilizzante e usurante.
Sapere vedere le cose e comprenderle da un’angolatura più ampia ci aiuta a ridimensionare il fenomeno e a collocarlo nella giusta prospettiva. L’effetto può essere moderatamente rassicurante e può contribuire a restituire un margine di potere, magari anche limitato, sulle nostre azioni.
2. Proposito: alcuni di noi tendono a lamentarsi perché confinati in casa non sanno cosa fare, si annoiano, si sentono improduttivi, inutili, soli o soffocati dalla presenza costante degli altri membri della famiglia. Altri, al limite, ancora sembrano non avere compreso le reali motivazioni della nostra esistenza così limitata e confinata.
Tornare a fare chiarezza sulla reale situazione nazionale e mondiale, su quello che sta accadendo e le motivazioni per cui certi comportamenti ci sono prescritti e altri vietati ci può aiutare a svolgere la nostra parte con serenità, accettazione, disponibilità. La consapevolezza aiuta sempre ad assumersi la propria quota di responsabilità, conferisce un senso di potere, controllo, seppure piccolo che possa essere. E’ proprio l’azione congiunta di molti che sancisce la differenza e che non solo può favorire l’evoluzione positiva della pandemia, ma anche creare un clima sociale solidale, compassionevole, caritatevole, collaborativo, sereno e adeguatamente vivibile per tutti.
3. Pensiero Positivo: numerose ricerche scientifiche nell’ambito della Psicologia Positiva attestano i benefici del pensiero ottimistico e positivo. Esso non implica la negazione della realtà, non è una visione tutta rose e fiori, ma rappresenta semplicemente la capacità di cogliere le opportunità, le risorse, le potenzialità, anche nei frangenti più neri e bui. Tra i benefici per la salute fisica e psichica di questo approccio cognitivo ed emotivo, tra gli altri, vi è anche un rafforzamento delle difese immunitarie, un calo di tensione, stress, depressione, minore rischio di patologie quali diabete, ictus, disturbi cardiovascolari.
Esistono veri e propri esercizi concreti per allenare il pensiero positivo, come ad esempio l’elenco delle cose positive della giornata, esercitare praticamente la gratitudine, individuare le risorse, le potenzialità, gli strumenti disponibili in una situazione, e molti altri. La mente può apprendere nuove abitudini di pensiero, che a loro volta possono condizionare positivamente le emozioni e i comportamenti e renderci più resilienti e meno soggetti allo stress.
4. Produttività: informarsi, riflettere, pensare sono tutte attività che riguardano la mente, ma se portati all’eccesso come magari accade in questo periodo, ci possono fare perdere il contatto con la realtà. Controbilanciare l’impegno mentale con quello fisico ci aiuta a riequilibrarci e a riportarci con i piedi per terra. Apprendere nuove abilità, fare ordine in casa, liberarsi delle cose inutili, disegnare, dipingere, svolgere qualche esercizio di stretching, ad esempio, possono essere attività che contribuiscono ad allentare la tensione e lo stress, e conferiscono senso di utilità, padronanza, soddisfazione, buon umore.
10 Strategie per scaricare concretamente lo stress da Covid-19
1 Sviluppare una routine di vita: la vita è routine, alternanza. Ce ne siamo resi conto tutti o quasi nel momento in cui essa è cambiata radicalmente. Occorre trovare una nuova quotidianità, scandita da tempi, modi, luoghi, orari. Questo ci rende interiormente più stabili, equilibrati, sicuri, meno soggetti ai moti emotivi dello stress.
2. Prevenire l’isolamento sociale: chi è solo, in particolare, può essere molto usurato dalla solitudine protratta. L’isolamento espone ad un calo delle difese immunitarie, ad un aumento del rischio di patologie cardiovascolari, ad una minore cura di sé, ad una maggiore trascuratezza, al senso di vuoto, inutilità, smarrimento, ansia, panico, depressione. Coltivare le relazioni quotidianamente, magari riservando apposito spazio e tempo strutturato per questa finalità, con mail, chat, video o audio chiamate può essere utile per spezzare questo circolo vizioso e restare in contatto con persone care e magari ampliare la cerchia delle amicizie.
3. Selezionare le fonti di informazioni: mai come oggi le fonti di informazione si moltiplicano e dismisura. Non sempre, però, esse si rivelano affidabili. Sempre più di frequente si assiste alla diffusione di notizie deliberatamente distorte o anche false, oppure con toni emotivi esageratamente accesi per suscitare attenzione. Affidarsi esclusivamente ai canali informativi ufficiali può essere una saggia strategia da adottare per il proprio equilibrio cognitivo ed emotivo e non sottoporsi a inutili sbalzi d’umore concomitante alla lettura di fatti e notizie scandalistiche e catastrofiche senza motivo. In questo senso anche limitare l’uso dei Social, specie in questo periodo, può essere una scelta da considerare.
4. Collaborare con gli altri: se ci sentiamo inutili, soli, annoiati, mettersi a disposizione del prossimo può rappresentare un’ottima alternativa in grado di ribaltare completamente le nostre sensazioni interiori. Rendersi utili, darsi da fare, collaborare, cooperare permette di riscoprire un nuovo senso della vita, offre nuove ragioni per esistere, fa sentire parte di una comunità più ampia e accantona, almeno temporaneamente, ansia, stress, vissuti depressivi. Lo stesso sostegno reciproco che ne deriva può essere molto nutriente non solo per chi riceve, ma anche per chi dà.
5. Praticare la meditazione: la meditazione è una pratica spirituale che stabilizza la mente, aiuta a radicarsi nel corpo, essere nel qui e ora, e alimenta un senso più ampio e profondo dell’esistere, in interconnessione con qualcosa di più vasto. Pur essendo molto calata nella realtà quotidiana, è aperta ad una dimensione più vasta e trascendente. Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato che, oltre agli indubitabili benefici per il corpo, anche la mente ne può trarre notevoli vantaggi.
6. Prendersi cura di sé: in genere ci rammarichiamo di non avere abbastanza tempo e spazio per noi stessi, per dedicarci a ciò che ci piace, ci interessa e per la cura del nostro corpo e della nostra interiorità. Stabilire delle attività da svolgere in questo modo ogni giorno ci aiuta a stare bene con noi stessi e anche meglio con gli altri. L’ideale sarebbe acquisire nuove abitudini salutari che si possano auspicabilmente portare avanti anche al termine della quarantena.
7. Riscoprire gli affetti più veri: per chi, invece, vive in famiglia, potrebbe essere opportuno tornare a coltivare con calma le relazioni, magari affrontare e risolvere nodi e problemi lasciati in sospeso durante il resto dell’anno e ritrovare il vero senso della condivisione, degli affetti e di quello che conta veramente. Spesso nella vita abbiamo grandi aspettative, sogni, speranze, ma poi qualcosa ad un certo punto ci permette di capire che, in verità, sono le piccole cose che contano, affetti in primis.
8. Essere presenti per i figli: in questo momenti i bambini e i ragazzi stanno affrontando le circostanze in modo ancora più complesso, fragile, problematico rispetto agli adulti. Sono più esposti e indifesi, ma non per questo meno capaci di comprendere la realtà, se viene loro spiegata in modo semplice, efficace, veritiero, trasparente. Il ruolo dei genitori in questo frangente è più importante che mai. Non solo si tratta di non trasmettere le proprie ansie, stress, tensioni, preoccupazioni, e di rassicurare, ma anche e soprattutto di offrire gli strumenti e le risorse per affrontare al meglio questo delicato momento. Così facendo anche i ragazzi possono disporre della responsabilità e della giusta inclinazione a pensare e comportarsi in modo sano e sicuro, per se stessi, la famiglia, la società.
9. Mantenere la calma, in caso di malattia: è fuori di dubbio che ammalarsi di Covid 19 non è una cosa da trascurare. Talvolta i sintomi possono essere molto gravi e persistenti. Rassicurare sul piano emotivo, trasmettere la vicinanza, pur a distanza, sono atteggiamenti che possono aiutare sia noi stessi, sia la persona ammalata a gestire meglio la situazione.
10. Affidarsi ai professionisti: infine, se proprio non si riesce a fronteggiare le proprie ansie, stress, squilibri emotivi, ci si può affidare a un valido terapeuta. In questo periodo numerosi psicologi e psichiatri si stanno mettendo a disposizione tramite video conferenze per consulti e percorsi con i pazienti. Alcune associazioni e strutture offrono anche tutto questo gratuitamente per chi non se lo può permettere.
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