Resilienza emotiva. Cos’è e come coltivarla sul lavoro
Sempre più spesso si sente parlare di resilienza emotiva, e alcuni la indicano addirittura come l’ingrediente per la felicità. Ma cos’è esattamente? È la capacità di saper reagire, fronteggiare qualcosa di negativo senza perdersi d’animo, ma anzi riorganizzando positivamente la prora via. Non è perciò una resistenza passiva, ma una reazione cosciente, capace di trasformare l’evento negativo in un momento di crescita e insegnamento. Sul lavoro è quindi fondamentale, e proprio per questo è importante imparare a coltivarla. Ecco come.
1. Coltivare il proprio quoziente emotivo
Con quoziente emotivo s’intende la capacità di comprendere le nostre stesse emozioni e utilizzarle a nostro vantaggio. Conoscendo le nostre saremo portati poi a riconoscerle nei colleghi, e saremo capaci di relazionarci a loro sempre nella maniera più opportuna.
2. Saper reagire nella maniera più conveniente
Il saper identificare, prima, e controllare, poi, le nostre emozioni sarà fondamentale per la nostra carriera. Per esempio: se stiamo ricevendo un rimprovero o un feedback negativo, nonostante la rabbia e la frustrazione che ne potrebbe derivare, è importante sapersi controllare e non rispondere con aggressività. Questa capacità è la qualità fondamentale di ogni leader.
3. L’arte della disciplina
Lavorare in un ambiente resiliente è salutare, e gli effetti si rispecchiano anche sulla produttività e la qualità del lavoro. Per questo è importante imparare a disciplinarsi, e nel farlo è fondamentale avere il sostegno di un mentore, un amico, un collega.