Perché la vita quotidiana è una magnifica opportunità per conoscersi
Il viaggio più difficile di un essere umano è quello che lo conduce dentro sé stesso alla scoperta di chi veramente egli è.
Carl Gustav Jung
Raggiungere la sommità di una montagna è un desiderio che appartiene alla maggior parte dell’umanità. È il modo per accedere a una condizione privilegiata di osservazione che permette di abbracciare i confini del conosciuto e di sentirci parte della vita, tutt’uno con il nostro pianeta.
La geografia, per la maggior parte delle volte inusuale che si incontra nell’ascesa, ci permette di superare diversi ostacoli e fare esperienze inaspettate che il più delle volte ribaltano il nostro modo di pensare e di credere, basato perlopiù sul sentito dire piuttosto che su un’esperienza vissuta realmente. Questo ci fa comprendere che partecipare significa essere responsabili non solo per noi stessi ma per ogni cosa che ci circonda, il che significa almeno tre linee di osservazione: la prima per me stesso, la seconda per le persone che mi circondano (ogni persona senza discriminazioni), per il pianeta, incluso la natura e ogni essere vivente in essa contenuto.
Non è sempre così chiara la responsabilità se poi è collegata all’esperienza ed effettivamente è un passaggio molto impegnativo perché significa abbandonare la postazione comoda nella quale abbiamo le nostre ferme certezze e muoversi volontariamente altrove nel mondo delle cose concrete dove l’imprevedibilità è la base. Per fare esperienza quindi è necessario partecipare, per partecipare è necessario avere un profondo desiderio.
Questo passaggio non è indolore, sono pochi quelli che davvero mettono in discussione ciò che hanno conquistato o ricevuto per salire a un livello superiore, appunto ascendere verso la montagna più elevata che è la metafora della vita stessa. La montagna non è altro che la nostra esistenza che dal campo base, nel quale non ci sono molti pericoli, può iniziare verso l’ascesa che si fa pezzo per pezzo, giorno dopo giorno entrando sempre più in una dimensione impegnativa che diviene essenziale perché può svelare chi siamo da ogni punto di vista: quello caratteriale, umano, fisico, mentale, persino spirituale.
L’ascesa è perciò la nostra opportunità per scoprire la nostra vera umanità, chi siamo, quale è il nostro potere e quale il possibile progetto di vita.
Senza esperienza pratica non abbiamo i termini per comprenderci. Lo sa bene (come, ne sono certo, molti di voi che leggete) chi ha fatto esperienze molto forti, in grado di segnare. Quando lo si comprende nella carne ciò che è essenziale nella vita, si inizia a fare, senza indugio, senza più dubbi, dritto al punto centrale. L’esperienza è quel che possiamo definire la metanoia, proviamo a capire perché.
L’esperienza è conoscenza acquisita mediante il contatto con un determinato settore della realtà e credetemi in un tempo così accelerato nell’esperienza virtuale i confini sono sottilissimi, il contatto molto spesso, troppo spesso con la realtà è filtrato e non concreto, vissuto perciò nel mondo dell’immaginazione, lontano dall’esperienza del reale.
Al contrario l’incontro-scontro con il reale produce quasi sempre una metanoia che è una realizzazione, l’accettazione, la comprensione, il mutamento che porta a riconsiderare intimamente giudizi, convinzioni, perfino valori.
Questo svelamento ci mette in una nuova condizione quella dell’apprendista, cioè colui che intraprende una nuova via ed impara facendo attraverso il viaggio con la spedizione guidata da persone esperte che hanno già realizzato l’ascesa almeno una volta. Tornando alla montagna, non possiamo ascendere il K2 o l’Everest senza spedizione ben organizzata e progettata e soprattutto senza una guida, sarebbe troppo pericoloso e metterebbe a repentaglio la nostra stessa vita. Fare esperienza non è rischiare la vita, è semplicemente entrare nella dimensione del fare consapevole che è prossima a noi, quella dimensione che possiamo definire in un passo avanti, senza ritorno, cosi avanzando lo scalino raggiunto diventa il nuovo punto di partenza.
La vita quotidiana è una magnifica opportunità per conoscerci se abbiamo il desiderio profondo di migliorare, ogni giorno offre centinaia di piccole/grandi occasioni per modificare le nostre abitudini, comportamenti, modalità di risposta trasformando così in un istante l’interpretazione della vita e il nostro vivere insieme con noi stessi e con gli altri.
Fare esperienza è un viaggio nella conoscenza che fa nascere l’esigenza di prendere in mano la propria vita ed essere responsabili e liberi in ogni istante di scegliere ciò che profondamente desideriamo.
Libertà significa aver raggiunto la sommità della montagna per guardare ora oltre l’orizzonte perché lassù la vista è completa, l’aria pulita, la luce splendente senza alcun filtro e finalmente possiamo sentirci in piena armonia con noi stessi e con il creato.