Come vestirsi in ufficio: 5 capi e accessori di cui fare (sempre) a meno
A tutti sarà capitato di ritrovarsi in panico davanti all’armadio, con la lancetta dei minuti che si muove inesorabile e nessuna idea su cosa indossare per andare a lavoro.
Oggi c’è quel meeting importante, che mi metto? Arriva il nuovo collega e voglio fare bella impressione, i tacchi saranno ok? Sono tantissime le domande che girano attorno all’universo dell’abbigliamento da ufficio e anche perché se negli anni le cose sono un po’ cambiate – oggi all’interno delle strutture lavorative si dà molta più libertà ai dipendenti su cosa indossare – continuano a esserci delle regole non scritte che devono essere rispettate.
La tendenza di molte aziende è di favorire il business casual, cioè un abbigliamento adatto sì all’ufficio ma più informale e meno rigido rispetto a quello di un tempo. Secondo molti datori di lavoro, questo permetterebbe ai dipendenti di sentirsi più a proprio agio e avere più libertà di esprimersi anche attraverso il proprio outfit. Questo non significa però che ci si può vestire come capita, e sono in molti a ritenere che quello che indossiamo sul lavoro dovrebbe essere diverso da quello che indossiamo nel tempo libero. Uno studio del professor Karen Pine, psicologo di moda dell’università di Hertfordshire, ha dimostrato che con addosso certi indumenti siamo più attenti e ricettivi, perché “quando si indossa un capo di abbigliamento, involontariamente si indossano anche le caratteristiche associate a quel capo”. Ma altri studi hanno dimostrato che degli abiti troppo formali possono diventare motivo di stress.
Come vestirsi quindi? Partendo dal presupposto che ognuno dovrebbe essere libero di indossare ciò che lo fa sentire meglio, ci sono 5/6 indumenti che non possono mancare nel guardaroba di chi lavora (una giacca, una camicia, dei pantaloni a sigaretta, un paio di scarpe eleganti e per le donne con qualche centimetro di tacco) e ci sono anche 5 errori che sarebbe meglio non commentare quando si tratta di outfit da ufficio. Questi.
1. Evitare abiti senza maniche
Anche d’estate con le temperature altissime preferite le maniche corte alle canotte, evitate di scoprire le spalle. Anche in questo caso il perché ha a che fare con la psicologia: è stato dimostrato che gli abiti senza maniche potrebbero farci sentire vulnerabili. Per la stessa ragione sarebbe meglio evitare gli abiti troppo scollati o trasparenti, che potrebbero farci sentire a disagio.
2. Infradito
Fino a qualche tempo fa in ufficio era consentito indossare solo le scarpe chiuse. Per fortuna ora le cose sono un po’ cambiate, ma le infradito sono rimaste un tabù: troppo legate all’immaginario vacanziero, con le infradito ai piedi chi non si sente pronto per un tuffo al mare?
3. Scarpe scomode
Mai e poi mai indossare una scarpa scomoda, neppure se elengatissima. Ci sono ambienti formali in cui – per le donne – i tacchi sono praticamente obbligatori, ma meglio evitare quelli a spillo. Preferite un tacco largo, che potrete indossare tutto il giorno senza preoccupazioni, non c’è niente di peggio che ritrovarsi con i piedi doloranti e nulla di più ridicolo di una camminata traballante a causa delle calzature.
4. Shorts
I pantaloni corti sono quasi ovunque banditi per gli uomini; nelle stagioni calde optate per un paio di pantaloni in cotone leggero o in lino. Le donne possono indossare le gonne, sempre più sdoganate e apprezzate, ma la lunghezza non dovrebbe essere troppo corta: al massimo tre centimetri sopra il ginocchio. Evitate però gli shorts, sono sempre più di tendenza ma davvero inadeguati per l’ambiente lavorativo.
4. Gli accessori contano
Non lo dimenticare, gli accessori fanno parte del tuo abbigliamento, e non stiamo parlando solo dei gioielli (meglio evitare quelli troppo appariscenti) o delle borse (non troppo grandi e di buona qualità), ma anche del cellulare! Lo smartphone è quasi sempre tra le nostre mani, va curato e pulito. Evitate poi delle cover troppo pacchiane e appariscenti, potrebbero rivelare di voi molto più di quel che volete.