Se non riesci a farti valere, ricorda che assertivi si diventa. Ecco come
Uno degli ingredienti da cui può dipendere la tua felicità lavorativa è l’assertività.
Ma cosa vuol dire essere assertivi?
Essere assertivi è il giusto mezzo tra aggressività e passività. È la capacità di esprimere al meglio se stessi, in modo spontaneo, diretto, efficace.
Un comportamento assertivo risparmia le incomprensioni e di conseguenza fa risparmiare tempo. Non è sempre facile però avere il giusto atteggiamento. Per essere assertivi è necessaria una buona dose di coraggio e decidere di non indugiare sulle nostre vecchie abitudini, iniziare a cambiare qualcosa. Come sappiamo, però, ogni grande cambiamento parte sempre dal cambiare noi stessi.
Ecco allora di seguito una serie di elementi che – se messi in pratica – ti condurranno passo passo verso l’assertività.
1. Inizia dalle piccole cose
Non ci si può svegliare una mattina e diventare assertivi, se non lo si è mai stati prima. Come tutte le buone abitudini anche l’assertività necessita di un percorso che dovete iniziare sottoponendo voi stessi a dei piccoli test, cercando pian piano di comportarvi in maniera diversa. Per prima cosa provate a essere assertivi in situazione di leggera crisi, quando le cose non sono andate come avreste voluto. Un esempio? Il ristorante dove avete prenotato la cena non vi ha riservato il posto che avevate chiesto. Bene, provate a cambiare le cose, esprimete in maniera educata il vostro punto di vista. Fate capire in modo chiaro quanto e se la cosa vi ha infastidito, e perché.
2. Impara a dire di “no”
Molte persone hanno paura che dire no le faccia apparire egoiste, ma non è così. Al contrario, porre i giusti limiti è fondamentale per avere relazioni sane. Il collega per l’ennesima volta ti chiede di finire il report al posto suo? Fai un bel respiro, guardalo negli occhi e di’: “no, mi spiace, questa volta non posso farlo”. Se insiste non dilungarti in spiegazioni che non sei tenuto a dare. Ribatti la tua posizione, ripeti la stessa frase di prima. Nel caso poi la discussione continui – e solitamente queste cose vanno avanti alcuni round – preparati a rispondere con frasi sempre più brevi fino ad arrivare a un secco no. Quella sarà la tua ultima parola. Così facendo sarai capace di dire quel pensi e farai valere la tua posizione senza arrabbiarti. La collera è un gran spreco di energie.
3. Parla chiaro e lentamente
Parlare velocemente vuol dire dare per scontato che le persone cui ti stai rivolgendo non hanno il tempo o la voglia di ascoltarti. Parlare lentamente significa invece che tu sei il primo a darti importanza, a darla alle tue parole. Schiarisciti la voce, articola bene tutte le frasi. Non è necessario alzare il tono per far sì che gli altri ti ascoltino. Se fai difficoltà sii chiaro, di’: “Mi scusi, non ho finito”, secco e deciso, poi continua con il tuo discorso. Non sentirti in difficoltà o in imbarazzo se non hai fatto nulla di male. Cerca anche di essere conciso, articola in maniera schematica i punti più rilevanti e non parlare per troppo tempo: anche l’attenzione dell’interlocutore più disponibile ha un limite.
4. Esprimi i tuoi sentimenti
Non dare per scontato che le persone che ti circondano sappiano capire al volo come ti senti e di cosa hai bisogno. Per evitare fraintendimenti e incomprensioni, per evitare sul nascere rancori controproducenti, basta dire come ci si sente. Sii chiaro, specifico, onesto e rispettoso. Racconta i tuoi problemi così come stanno, non minimizzarli.
5. Usa il giusto linguaggio del corpo
Come ti comporti dice moltissimo di te ancora prima che inizi a proferir parola, perciò fai molta attenzione al tuo linguaggio del corpo. Spalle basse e volto alto, non mangiarti le unghie e non portarti le mani alla bocca mentre parli. Guarda le persone dritto negli occhi. Guardare le persone negli occhi non è facile per tutti, per questo c’è però un trucchetto: abituati a farlo quando indossi gli occhiali da sole, di modo che tu possa essere tranquillo e agire indisturbato, poi prova senza occhiali scuri. Cerca di mettere in atto tutte queste pratiche anche quando sei nervoso: in questo contesto è importante come gli altri ti percepiscono.
6. Abbandona il senso di colpa
Essere assertivo, soprattutto all’inizio, può essere parecchio faticoso, soprattutto se sei sempre stato abituato ad agire in maniera diversa. Ricorda però che questo percorso aiuterà prima di tutto te stesso. Cerca anche di limitare al minimo i pensieri negativi e dimentica il senso di colpa. Lascia alle spalle ansie e preoccupazioni, prendi posizioni decise anche se queste potrebbero in un primo momento essere impopolari e scontentare qualcuno. A lungo andare il clima che si instaurerà sarà il migliore possibile.