Come capire se quel colloquio di lavoro è andato bene come pensi (o ti stai illudendo)
Ci sono momenti in cui il nostro percorso professionale si trova davanti a una svolta. Potrebbe trattarsi di un importante colloquio di lavoro, o di un meeting che può decidere del successo o meno del progetto su cui stiamo lavorando da mesi, ma anche l’occasione tanto attesa che potrebbe decretare l’arrivo o meno di una promozione.
Sono questi i momenti in cui dobbiamo dare tutti noi stessi, tirar fuori tutta la nostra energia positiva, non farci sorprendere dall’ansia e immaginarci già oltre, a obiettivo raggiunto. In questi contesti c’è solo un errore da evitare: l’illusione. Senza rinunciare alla positività dobbiamo essere ben consapevoli che certe decisioni, certe scelte, non dipendono esclusivamente da noi. Potrebbero intervenire diversi fattori e quella svolta tanto attesa potrebbe non arrivare.
Mai dimenticare poi che le situazioni negative sono comunque un momento importante, ci permettono di fermarci a riflettere, fare il punto della situazione, capire cosa possiamo fare per migliorarci ulteriormente. Mai dubitare di noi stessi. Proprio per evitare di reagire negativamente a un insuccesso è fondamentale non essersi illusi in precedenza, bisogna rimanere quanto il più possibile lucidi e calmi. E prima che la delusione cali come una mannaia sopra le nostre teste dobbiamo anche essere sempre ben consapevoli di quello che ci sta succedendo, sviluppare gli strumenti per interpretare al meglio le situazioni e saper leggere anche i segnali negativi.
Ecco allora di seguito 5 segnali che ti possono far capire che non tutto è andato come speravi.
1. Ascolta il tuo corpo
Il corpo è il primo a reagire. Potresti non rendertene conto ma ascoltandoti, facendo attenzione al tuo stesso linguaggio del corpo potresti capire che, magari anche solo inconsciamente, hai percepito che l’incontro o il colloquio o il meeting o l’occasione, non è andata come ti aspettavi andasse.
2. Cronometra
Il tempo è sempre una variante fondamentale nel mondo del lavoro. I meeting importanti, di qualsiasi tipo siano, non durano mai troppo né troppo poco. Tutto è solitamente detto nel modo più diretto e chiaro possibile, senza giri di parole ma anche senza fretta e superficialità.
3. Sei nervoso
Se sei il primo a innervosirti vuol dire che non hai dato davvero il meglio di te. Inizia a pensare che avresti potuto dare di più, che i tuoi interlocutori potrebbero essersene resi conto. Poi non essere troppo duro con te stesso, chiediti invece perché ti sei comportato come hai fatto: forse sotto sotto non sei poi così convinto che quella sia la scelta migliore?
4. I tuoi interlocutori si fanno negare
Può capitare che un processo di selezione, o un progetto, si svolga in fasi. Se nel bel mezzo delle operazioni una o più fasi iniziano a essere posticipate o addirittura a saltare, se quella persona con cui dovevi incontrarti continua a posticipare l’appuntamento, forse è il caso di iniziare a pensare che questa esperienza è destinata a concludersi così.
5. Troppe domande
Se iniziano a farti troppe domande non è mai un buon segno. Significa che non sono sicuri, forse non sono convinti, di certo c’è qualcosa che non va. Non esiste un numero standard di domande, ma saprai renderti conto tu se le domande iniziano a essere un pretesto per bloccare te o il progetto che stai seguendo.