Cosa fare se hai un obiettivo preciso, ma sei bloccato e avvelenato dal dubbio
Il dubbio è la madre di nuove scoperte, di evoluzione, di progresso, se usato bene: non c’è niente di peggio di uno stupido sicuro di sé. In questo articolo però non parlo del dubbio costruttivo, quello che cerca nuove risposte, nuovi orizzonti di pensiero: sto parlando del dubbio che avvelena le menti di moltissimi di noi, che serpeggia tra i discorsi delle persone e nei pensieri di chi sogna un cambiamento o un grande obiettivo e poi si spaventa dei suoi stessi pensieri.
Nel Coaching, il Coach deve assicurarsi che l’obiettivo della persona sia “realistico”: non ho mai avuto problemi in questo senso, anzi. Gli obiettivi che mi pongono i clienti sono spesso estremamente poco ambiziosi, anemici, piccoli e neanche troppo desiderabili per il cliente stesso. Semplicemente, crede che sia il massimo che possa raggiungere. La persona media è in preda a così tanti dubbi sulle proprie capacità, sulle opportunità intorno a lei, sulla possibilità di raggiungere qualcosa di ambizioso, che rimane bloccata sul posto raccontandosi la storia del “non si può fare”. D’altronde, la società non ci aiuta: prova a dire a qualcuno che hai l’obiettivo di aprire un’azienda per seguire un tuo sogno e guadagnare molto bene con esso e ti guarderanno con compassione, dicendoti che è meglio lasciare perdere – nonostante ci siano migliaia di persone che hanno fatto esattamente quello. Esiste un’industria miliardaria che fonda le sue strategie di marketing sul dubbio: ci dicono che non siamo adeguati, se non con quel prodotto.
Mi chiedo cosa succederebbe se invece di mettere in dubbio i nostri obiettivi, mettessimo più in dubbio le nostre paure, spesso irreali: probabilmente, avremmo una vita molto diversa, più piena e realizzata.
Ecco qualche consiglio per sbarazzarsi del dubbio velenoso che ci toglie energia:
- Metti in dubbio le tue paure
Invece di ascoltare le tue paure e mettere in dubbio gli obiettivi, fai il contrario: ascolta i tuoi obiettivi, quelli veri, ambiziosi, quelli che veramente desideri raggiungere e comincia a mettere in dubbio le tue paure. Chiediti come fai a minimizzare i rischi possibili e quali paure invece sono solo delle fantasie. Il dubbio si uccide non alimentandolo. - Uccidi il dubbio con l’azione
Molti di noi passano la maggior parte del tempo a parlare. I più “ambiziosi”, parlano di progetti, che però non sembrano partire mai, mentre i più “dubbiosi” ti spiegano perché quei progetti sono infattibili e hanno quindi una buona ragione per stare seduti su un divano a maledire la vita e allo stesso tempo a vittimizzarsi per la loro sfortuna. L’azione spesso è quella che fa la differenza: ci mostra che le nostre paure erano irrealistiche, ci dà più sicurezza e mostra che i nostri dubbi erano perlopiù infondati, ci apre le porte a nuove opportunità. Smetti di dare voce ai tuoi dubbi, fai e quando sbagli, hai una certezza: la strada da prendere è semplicemente un’altra. Quantomeno hai trovato una direzione da seguire. - Non permette a nessuno di metterti in dubbio
Cercare qualcuno che ti supporti per un obiettivo ambizioso è quasi impossibile, dato che tutti hanno paura di cosa potrebbe succedere se tu vincessi: non avrebbero più la “storia” che si raccontano sul perché non si possono fare le cose. Così le persone continuano a metterti dubbi: “Ma sei proprio sicuro che sia il momento per licenziarti ed aprire la tua attività?”; “Ma chi te lo fa fare?”; “Ma hai un lavoro sicuro, in un mondo così dovresti tenertelo stretto!”; “Ma come vuoi lasciarlo?! E se dopo rimani da sola?”. Ricordati che le persone non parlano di te, parlano dei loro dubbi, delle loro paure e cercano di trasferirle nella tua vita, spesso inconsapevolmente, perché credono che sia l’unica strada. - Non permettere a te stesso di mettere in dubbio i tuoi obiettivi
Il dialogo interno potrebbe essere un potente alleato, ma a volte è un grande nemico. Quando hai un obiettivo, ricordati di partire subito con la sua esecuzione: il piano lo fai strada facendo. Altrimenti il piano diventa un alibi per rimandare, oltre che un generatore di dubbi infiniti: per partire non ti servono tutti i soldi, tutte le competenze, tutte le tecnologie che ti serviranno tra un anno. Comincia perché l’azione permette di distrarre il dialogo interno e focalizzarlo su qualcosa di molto più efficace: su come trovare soluzioni alle sfide del tuo progetto di vita.
Una vita piena di dubbi è una vita bloccata, irrisolta, è una vita vissuta in superficie ed è una vita vissuta con la costante paura che qualcosa di brutto accadrà e la sfiancante frustrazione che nulla sta accadendo.
Una vita piena di dubbi è una vita con poca energia, perché non abbiamo una direzione precisa, mentre la vita va avanti. Siamo continuamente in uno stato di emergenza, in cui ricorriamo una giornata che ci sembra sempre troppo corta e senza senso. Il dubbio, in questo caso, è veramente un veleno per la mente che ci viene somministrato a piccole dosi, senza accorgercene. Presto quel dubbio diventa parte di noi, diventa “ovvio” anche perché tutti gli altri intorno a noi lo condividono e quindi “deve essere vero”.
Utilizza il dubbio come generatore di nuove prospettive, di opportunità e non come chiusura, come alibi, come scusa per non fare.
Metti in dubbio le tue paure, lo scoraggiamento degli altri, il potere degli ostacoli che hai davanti. Vai avanti con la sicurezza che qualsiasi azione farai sarà meglio che dubitare. Questo farà tutta la differenza.