Centodieci è Arte: Io e Lei racconta due donne straordinarie tra presente, passato e futuro
L’Arte, simbolo di connessione e cultura tra gli esseri umani di ogni tempo, di ponte tra passato, presente e futuro. È questo il motto di “Centodieci è Arte”, il nuovo ciclo di incontri sul territorio nati per diffondere la cultura dell’arte in tutte le sue espressioni. E di arte si è trattato a Piacenza con lo spettacolo “Io e Lei” griffato dalla ex pallavolista Federica Lisi Bovolenta e dalla cantautrice Pia Tuccitto, protagoniste di una narrazione carica di forza ed emozioni. Un incontro che nasce per caso quello tra le due donne, ma che si presenta come intenso perché narra la storia di Federica donna, di Federica mamma, di Federica moglie inamorata di un marito, nazionale di pallavolo, che di colpo non è più al mondo.
I brevi racconti sono accompagnati dalle canzoni della rocker con momenti di leggerezza che si alternano a momenti di intensa commozione. Una sintesi di parole e note in 90 minuti che scivolano via, lasciandosi travolgere da quei sentimenti che passano dallo stupore iniziale al dispiacere per quanto accade fino all’estrema ammirazione per la forza di volontà, leggasi resilienza, messa in campo dalla protagonista. Non c’è finzione nel racconto, ci sono tanti pensieri e schiaffi, c’è musica e vita, anche se si ha a che fare con la morte. La morte di un marito, la morte di un padre, la morte che è preludio a una rinascita. Parte da lontano il racconto di Federica, dal momento del primo incontro con Vigor, dai sogni di una ragazza che si innamora di un bravo ragazzo come tanti, che fa il pallavolista, che è famoso, ma non conta: “Non parlavamo di nulla, ma ci ascoltavamo a vicenda senza dire una parola”, racconta del loro primo incontro in compagnia di amici. L’amore tra i due sboccia subito, la volontà di avere dei figli si scontra con le difficoltà della natura: il ricorso alla fecondazione assistita per il primo, il secondo e il terzo parto, che sarà costituito da due gemelli, è l’emblema della forza di volontà di una coppia unita che si vuole bene, fino all’epilogo che epilogo non è.
“Certe volte vorrei mollare e spaccare tutto” racconta, “poi ci ripenso e trovo la forza di vivere”. Sì, perché Vigor Bovolenta muore all’età di 37 anni su un campo di pallavolo lasciando Federica sola, con 4 figli. Però non basta perché due settimane dopo il tragico evento scopre di essere incinta di Andrea, figlio naturale dei due coniugi, primo e unico figlio naturale dei due coniugi. La sua vita quindi cambia, a ritmo rock. Le canzoni portate sul palco da Pia Tuccitto danno il ritmo giusto alla rinascita, la tragedia lascia spazio ai pensieri, alla voglia di reagire, al dovere di madre che deve tirare su cinque figli: “Se sto in piedi è perché ho una squadra intorno a me, la mia famiglia, ma hanno deciso di fare una squadra anche in cielo e hanno deciso di prendere lui. Riuscirò a far crescere i figli come volevamo” racconta la protagonista.
Mentre la platea resta in ammirevole silenzio si materializza quindi il ponte di cui sopra. Viaggia tra passato, presente e futuro, porta l’arte di “Io e Lei”.