L'ostacolo più grande è dentro di te: 3 consigli per liberare la creatività e realizzare il tuo potenziale
Chiunque abbia provato il desiderio di esternare il proprio punto di vista attraverso un articolo, un video o una qualunque altra forma di espressione si è trovato almeno una volta di fronte a un ostacolo.
Seppur non particolarmente alto, quell’ostacolo è molto difficile da superare perché non si trova di fronte a noi, ma dentro di noi e corrisponde alla domanda “Ma a chi dovrebbe interessare ciò che faccio?”. Se la sono posta centinaia di scrittori, giornalisti, sceneggiatori, registi, fumettisti, autori TV, blogger, pittori e in alcune fasi del proprio percorso è una domanda legittima, sana. Se non altro denota umiltà e capacità di autoriflessione, ma attenzione perché gli eccessi di modestia sono ancora più dannosi degli eccessi di autostima. Nessun grande avanzamento dell’uomo è arrivato da chi si autolimitava.
Infatti l’insidia dietro a quesiti come questo è che spesso rappresentano una calda coperta in cui avvolgersi per non affrontare l’eventuale gelo del fallimento. Finché ci consoliamo dicendo “non mi esprimo, perché tanto quello che penso non importa a nessuno” non potremo mai avere la certezza che sia effettivamente così. Un sogno che non viene espresso rimane sospeso e non sbatte mai contro la realtà, quindi possiamo anche tenerlo vivo in eterno, ma rimarrà sempre un sogno.
Eppure basta solo un attimo di coraggio, o di incoscienza, per assaporare il brivido di esprimersi.
1. Cominciate a creare, a comporre il contenuto che vorreste condividere
Anche se non vedete l’ora che gli altri si interessino e commentino il vostro lavoro, per prima cosa fatelo perché ne sentite il bisogno. La risposta più semplice alla domanda infatti è che ciò che fate deve innanzitutto importare a voi. Cosa accade se nessuno leggerà il vostro articolo, guarderà il vostro video o condividerà il vostro disegno? Pazienza, complimentatevi piuttosto con voi stessi perché avete comunque fatto qualcosa, il che vi pone più avanti rispetto a chi quell’ostacolo non l’ha neanche approcciato.
2. È proprio cimentandovi e analizzando i risultati ottenuti che potrete acquisire esperienza
Capirete come trasmettere un concetto, cosa potevate fare meglio nel presentare il vostro progetto, cosa incuriosisce di più il pubblico a cui vi rivolgete, come dare forma alla vostra idea in modo che sia accattivante. Ciò detto, sapete a chi interessa davvero ciò che state facendo? Al voi di domani, quello che imparerà dalle vostre esperienze, dai successi, ma anche dagli errori.
3. Toglietevi dalla testa che i vostri modelli di riferimento abbiano avuto successo così, improvvisamente
Ogni cantante, scrittore, disegnatore, attore, persona che oggi vedete là in cima e che in qualche modo vi ispira o suscita ammirazione ha alle spalle anni di porte in faccia, ansie, rodimenti e progetti che nessuno ha considerato. Ci sono lavori in cui questo continuo rimbalzare tra fallimenti e successi non finisce mai, spesso sono anche quelli più stimolanti.
Riuscire in qualcosa è una strana combinazione di abilità, fortuna e perseveranza. La prima si può migliorare, la seconda non si può controllare, la terza è l’unico fattore su cui potete influire veramente.
Ecco perché dovete superare la domanda “a chi importa ciò che faccio?”.
E se per tutta la vita disegnerete quadri che vedrete solo voi e scriverete pezzi che leggeranno in pochi fa nulla, l’importante è che quel che fate vi faccia stare bene e che teniate sempre a mente che avete fatto comunque più di chi non ha mai superato quella domanda o si è limitato solo a criticare ciò che hanno fatto gli altri.
N.B
Lo stesso principio si può applicare anche in situazioni meno creative, ma bisogna anche considerare un fattore importante: se da una parte non dobbiamo aver paura di esprimere la nostra opinione, dall’altra dobbiamo confezionarla in modo che sia un parere costruttivo, aperto alle critiche e basato su informazioni verificabili. L’errore più grande che si possa fare è pensare che l’opinione di una persona non informata abbia lo stesso valore di un esperto.