7 tecniche base per sopravvivere alle litigate su Facebook
L’abbiamo fatto tutti, ci siamo cascati tutti: un nostro amico, conoscente, amico di amici dice una stupidaggine. Magari era quella dei 35 euro agli immigrati, oppure quella dei vaccini che provocano l’autismo. Comunque era una stupidaggine, ed è lì, in bella mostra, accompagnata dall’immancabile numeretto di like che salgono, e in proporzione ci sale anche la carogna.
E non resistiamo.
A livello razionale lo sappiamo benissimo: litigare con la gente su Facebook non serve a nient’altro che a farci stare un po’ meglio (rispetto alla frustrazione che proviamo) e molto peggio (rispetto alla rabbia che ci viene dopo). Non cambia il mondo, non sposta le opinioni. Eppure lo facciamo lo stesso. Potremmo smettere domani, e invece lo facciamo.
Litigare su Facebook è come mangiare la Sachertorte: ogni tanto capita, non si deve esagerare, e soprattutto bisogna capire quando smettere.
- Ribadiamo il concetto: non serve a niente
Non è un’opinione fatalistica, cinismo o disillusione: ci sono fior di studi sociologici che dimostrano come le persone di rado cambino idea o posizione, anche quando messe di fronte alla palese falsità dei fatti su cui sono fondate le loro opinioni. La nostra visione del mondo è alla continua ricerca di conferme ed è molto difficile che venga modificata in modo radicale da un commento su Facebook. A parità di sforzo, meglio postare contenuti costruttivi nei propri spazi e lasciare che si diffondano, sapendo che le notizie false avranno comunque più trazione. - Nascondete i post degli amici che vi fanno arrabbiare
Quando li vedete comparire nella vostra timeline, respirate forte, contate fino a dieci e nascondete il post (c’è un’opzione apposita). La frustrazione svanirà in fretta e sarete felici di non aver perso tempo a discutere invano.
Se avete degli amici di Facebook particolarmente molesti, a parte farvi due domande sui vostri criteri di selezione, valutate l’ipotesi di nascondere tutti i post delle persone che vi fanno arrabbiare. Non lo sapranno mai e vivrete molto meglio. - Evitate i territori ostili
L’attaccabrighe nel vostro feed può capitare. Nei feed degli altri, anche. Ma se andate a commentare sulla pagina di un politico che ha fatto un’affermazione o compiuto azioni che ritenete discutibili, è facile che vi prendano a sassate anche se siete stati corretti e cortesi. Prima di farlo, valutate quanto vi va di essere insultati. - Segnalare le bufale (a volte) è utile
Chi condivide le notizie false spesso non sa che sono false. Segnalarlo senza essere aggressivi o giudicanti a volte serve a far rimuovere il link e ad arginarne la diffusione, per quanto possibile. Non insistete, però: ditelo una volta sola. - Non litigate!
Non è così ovvio come può sembrare. Se non perdete la testa e siete sempre cortesi e obiettivi, è più facile uscire da una conversazione su Facebook senza che nessuno si sia fatto male. Lo so: il problema è che non tutti seguono questa regola, e la tentazione di umiliare lo scemo che si dà delle arie è sempre molto forte. Non fatelo. Ma se l’avete già fatto… - Disattivate le notifiche
Potete restare sul campo lottando all’ultimo sangue per averla vinta – e non succederà – oppure potete andarvene appena la situazione si scalda. Personalmente raccomando la prima: sgambare appena qualcuno la butta sul personale è la soluzione più intelligente in termini di risparmio del tempo e delle energie. Nel menu delle opzioni di qualsiasi post su Facebook (la freccetta in alto a destra) c’è anche “Disattiva le notifiche per questo post”. Fatelo senza timore.
Ovviamente questo non impedisce a chi vi vuole rompere le scatole di continuare a taggarvi per attirare l’attenzione, ma se non rispondete si scoccerà presto. Se dovesse persistere oltre la soglia della vostra sopportazione, potete sempre bloccarlo. - Fate qualcosa di bello
La tentazione di tornare sui vostri passi resterà per un po’. Prendetevi un caffè, un gelato, un pezzo di cioccolata. Ascoltate una canzone che vi piace. Leggete un articolo su un argomento affascinante. Fate, insomma, qualcosa che vi gratifichi e alleni il vostro cervello ad associare la scampata discussione (o il suo troncamento) con un momento di piacere. Mal che vada, la cioccolata va bene sempre.