Oscar Farinetti: "Think local, act global"
Quando ci troviamo di fronte a qualcosa di cui non conosciamo il significato, nel 2017, è sufficiente aprire Google, digitare le parole chiave oggetto della nostra ricerca e lasciarci illuminare. Vale per tutto, tranne che per la parola disruptive. Che cosa significa per un’azienda essere disruptive? Perché è importante (per) stare al passo coi tempi? Google riporta la definizione da vocabolario, non esattamente ciò che ci serve.
Centodieci è Ispirazione ha fatto tappa a Trieste, telefoni e Google sono rimasti in tasca, c’era Oscar Farinetti ospite della serata; l’azienda che ha fondato, Eataly, è stata inserita tra le 25 company più disruptive del mondo, forse ne sa più di un motore di ricerca.
“Se pol!” dice lui.
Prego?
“Se pol, si può in triestino! Ogni volta che vengo in questa città la gente mi dice che no se pol, e invece se pol!”.
In che senso?
“Ho scritto al Papa, il pessimismo dovrebbe essere inserito tra i vizi capitali, possiamo sostituire la gola”.
Recepito, e poi?
“Se pol!” ripete.
Ancora?!?
“Non capisco come si possa passare la vita immaginando che le cose non si possano risolvere. Quando qualcuno in riunione mi dice che fare una cosa è molto complicato io me ne vado, la chiave di tutto è la semplificazione”.
Bene, semplificare per essere disruptive. Altro?
“Se pol!”. Sembra difficile, ma si spiega anche in questo caso: “Nelle scuole di marketing ti insegnano a pensare globale e agire locale, io dico esattamente il contrario. Siamo italiani, diciamolo pure in inglese con un think local act global, un po’ come Se pol: pensalo in dialetto, esportalo nel mondo”.
Ma no se pol!
“Sì che se pol, la storia dell’umanità è divisa tra conservatori e innovatori, Internet oggi sta facendo all’uomo ciò che il fuoco aveva fatto nell’età della pietra. È disruptive, se pol!”.
E che succede quando non si sa come fare?
“È tutta la vita che copio, mi sono sempre trovato da Dio. Attenzione però, copiare non è imitare, un asino non potrà mai diventare un cavallo ma potrà prenderne i valori e adattarli al proprio modo di essere. Copiare è un grande atto di umiltà, così si può”.
O forse se pol?