Ammettiamolo: comunicare bene è importante, ma non è l'essenziale
C’era una volta il boom economico: le aziende non avevano bisogno di essere bravi comunicatori, il posto fisso con tutti i suoi vantaggi non doveva essere un luogo dove realizzarsi, era semplicemente un luogo dove potere godere dei grandi vantaggi che aveva il lavoratore occidentale dopo la seconda guerra mondiale. Poi le cose sono cambiate: la grande concorrenza nel mercato del lavoro e in generale tra le aziende ha richiesto alle persone di diventare buoni comunicatori. Importante anche oggi, certo, ma l’attenzione al dettaglio ci fa spesso dimenticare il focus.
Comunicare benissimo va bene solo se hai un ottimo prodotto, o se sei un ottimo professionista. Altrimenti diventi il venditore di fumo, quello che ammalia, vende e poi delude.
Vuoi vincere? Comunica pure male, ma diventa maledettamente bravo. Lascia perdere il corsettino sulla comunicazione, non è quello che ti farà guadagnare il doppio, il triplo, dieci volte quello che guadagni oggi.
Se manipoli la comunicazione a tuo vantaggio, potresti riuscire a vendere un prodotto oggi, ma poi ti ritornerebbe indietro sotto forma di reso e di cattive recensioni. Sono sicuro che anche tu sei stato vittima del venditore che comunica benissimo e che ti lascia con una fattura da pagare e la delusione di avere comprato un prodotto che alla fine, a mente lucida, ti rendi conto non essere adatto a te. Perché lui ha comunicato benissimo, ma non ti ha ascoltato.
La sostanza vince sempre – solo che nessuno lo dice, perché la sostanza richiede anni di preparazione. Richiede sacrificio, che però viene ricompensato all’ennesima potenza. Immagina se Apple facesse una pubblicità bruttina o se il commesso che ti vende il telefono fosse un cane a comunicare: cambieresti marca? Probabilmente no. Se vuoi quella giacca di Prada, la compri anche se nel negozio non sei trattato come vorresti. Se quella è l’auto che desideri, te ne freghi se dietro al volante, nella pubblicità, c’è la superstar di turno.
Comunicare bene è importante, certo, ma è la ciliegina sulla torta: devi prima fare tutto il resto. Apple prima ha costruito grandi prodotti, poi ha comunicato. Prima devi diventare un grande professionista, poi devi fare il colloquio di lavoro. Se fai il contrario, potresti anche convincere la persona davanti a te ad assumerti, ma se poi ti riveli un lavoratore mediocre, tre mesi dopo sei fuori di nuovo.
Il successo è semplice: ce lo raccontano gli atleti, gli imprenditori, gli artisti, chiunque ci stupisce con azioni, grandi o piccole, che fanno raggiungere loro gli obiettivi che vogliamo afferrare anche noi. Però a molti piace ascoltare la favola del facile: “Comunica in questo modo e avrai successo.” “Segui questa facile dieta, o prendi questa comoda pillola, e dimagrirai”.
Il problema, causa anche della crisi e di un mondo molto più incerto e che richiede competenze nuove, è che stiamo cercando quelle competenze nel posto sbagliato. I sedicenti “guru” della comunicazione, piuttosto che dell’imprenditoria, quelli che ti promettono facili guadagni e successi straordinari, stanno riempiendo un vuoto che in effetti esiste ma che può essere riempito con gli stessi ingredienti di una volta: determinazione, flessibilità mentale quando si incontra un fallimento, capacità di apprendere e ascoltare il mondo, capacità di sviluppare abitudini mentali efficaci. Questo però richiede tempo, fatica, delusioni e soprattutto puzza di vecchio: noi vogliamo la soluzione nuova facile, con ancora l’odore del nuovo, del mai provato. Ecco perché ti raccontano che la loro soluzione per farti diventare ricco, bravo, bello, è un “segreto”: perché così ti fanno pensare che l’unica ragione per la quale non hanno successo tutti, è che nessuno ancora lo ha scoperto. Tu però potresti avere questo privilegio: devi solamente frequentare questo corso di comunicazione. Devi solo prendere questa pillola. Devi solo investire nel mio fantastico sistema online di trading. Corso dopo corso, pillola dopo pillola, la vita va avanti e molti di noi rincorrono i “segreti” che si rivelano come sempre fuffa. Tutta la vita ad inseguire le ciliegine sulla torta, senza mai comprendere che, per vincere, devi prima imparare a farla, la torta.
Prima di “comunicare bene”:
– Qual è la tua torta? In cosa devi essere maledettamente bravo? Scegli uno o due aspetti del tuo settore in cui ti conviene diventare un maestro.
– Definisci due o tre routine comportamentali che ti permetteranno di crescere in quello che è veramente importante nel mondo oggi. Prima di riscrivere il tuo CV, aggiornati su quello che stanno cercando veramente le aziende. E diventa il migliore.
– Concentrati su obiettivi che ti permetteranno farti scegliere nonostante tu non sia un bravo comunicatore: cosa ti renderebbe estremamente ricercato?
– Adesso sei pronto per la ciliegina sulla torta: comunica bene, ascolta, poni domande, sorridi.