La strategia della resa: quando dire “no” è fondamentale
Arrendersi, abbandonare, rinunciare: queste parole suscitano in noi emozioni positive o negative? In generale, queste parole hanno un’accezione negativa. Specialmente nel mondo occidentale, il forte, il vincente, è quello che non abbandona mai. Vero… Ma falso. Lasciatemi spiegare. Il presupposto su cui si basa questa affermazione è pericolosamente generalizzato in un mondo che è diventato aggiunta-dipendente.
Negli anni Cinquanta sono arrivati gli elettrodomestici e altre fantastiche meraviglie che avrebbero dovuto liberarci da tediosi, e soprattutto lunghi, lavori domestici. I supermercati ci hanno permesso di andare a “caccia” di tutto il cibo che ci serve e molto altro e i centri commerciali sono ormai dei supermercati con gli steroidi. In mezza giornata, puoi comprare l’occorrente per tutto l’anno. Ammettere i propri limiti è spaventoso, ma ci farà stare meglio
Le previsioni, negli anni Cinquanta, e visti gli sviluppi della tecnologia, ci davano per uomini e donne del futuro con tantissimo tempo libero. Ora guardati intorno e guarda te stesso: sei sereno, riposato, pieno di tempo da dedicare alle tue passioni, o sei sempre di fretta, pieno di cose da fare, così impegnato che anche il fine settimana diventa stressante?
Cosa è successo? È successo che abbiamo preso questa storia del non arrendersi mai un po’ troppo alla lettera. Chi vince veramente, chi riesce a raggiungere obiettivi ambiziosi, ha una competenza fondamentale: quella di sapere quando arrendersi, quando lasciare, quando dire NO. E soprattutto, sa farlo velocemente.
La nostra risposta a una crisi è un’aggiunta, se ci pensi. Sei stanco? Invece di riposarti o riprogrammare la giornata, prendi un caffè o un energy drink. Sei stressato? Invece di diminuire gli impegni in agenda, li aumenti, andando in palestra. Aggiungiamo invece di togliere, perché abbandonare suona come una sconfitta.
Invece una competenza fondamentale per vincere in un gioco nella vita, è sapere dire di no a tutti gli altri giochi. Ti immagini cosa sarebbe accaduto se Valentino Rossi se si fosse allenato contemporaneamente in cinque sport? Oggi nessuno saprebbe chi è. Valentino Rossi ha rinunciato a un’enorme quantità di cose.
Spesso non riusciamo a raggiungere degli obiettivi perché questi ci chiedono il focus che deriva dall’abbandonare tantissime altre strade. E noi odiamo abbandonare. Sarebbe come perdere, e invece è l’inizio della vittoria. E dello stare bene.
Abbiamo perso però la capacità di dire no e soprattutto, di dire no agli altri e a impegni che diamo per scontati ma che in realtà si possono eliminare.
Vuoi qualche consiglio per iniziare a disintossicarti? Ecco un programma.
- Prima di tutto, definisci uno, massimo due obiettivi centrali per la tua vita, la tua azienda, ecc. Uno/due, non dieci. Ti serve una direzione su cui focalizzarti.
- Guarda la tua agenda settimanale. Quello che fai al lavoro e fuori dal lavoro, compreso fine settimana e vacanze. Segna gli impegni principali e poi definisci quali sono le attività prioritarie che ti fanno avvicinare a quegli obiettivi e quali attività ti allontanano. Chiediti: questa attività mi farà andare più veloce verso l’obiettivo? Se la risposta è no, modificala o eliminala. Sì lo so, ti sembra necessaria, perché te lo ha detto il mercato, il consulente, il capo. Se proprio non riesci a cambiare attività, forse non devi eliminare quel compito: devi proprio cambiare ambiente.
- Comincia a eliminare le attività che a) non ti portano più vicino ai tuoi obiettivi fondamentali e b) non ti fanno stare bene. Sì, lo so, ci vorrà qualche battibecco con i soci, con i fornitori, con la suocera. Però non puoi continuare a fare quello che vogliono gli altri o quello che credi di dovere fare, anche se non vuoi. Sostituisci le attività eliminate con quelle che veramente vuoi fare.
- Allena le tue abitudini. Parlare di focus è una cosa, eliminare sul serio è un’altra. Devi allenare la tua mente, abituarla, come l’hai abituata fino ad oggi ad accumulare la vita di cianfrusaglie e “devo” finti ma pesanti. Comincia con un fine settimana. Vai dove veramente vuoi tu. Fai quello che veramente vuoi fare tu. Anche se significa semplicemente chiudersi in casa con una pila di libri e dieci tè. Sì, anche se hai figli, prenditi i tuoi spazi. Sarai un genitore più carico, energico e interessante.
- Prenditi degli appuntamenti con te stesso. Rispettiamo gli appuntamenti con il medico, il commercialista, il fornitore. Poi però non rispettiamo quelli con noi stessi – rimandiamo, perché tanto si può fare dopo. Sbagliato. Si deve fare subito. Prenditi degli appuntamenti per fare quello che è veramente importante. Segnali in agenda e rispettali come se fosse il cliente più importante o la cena con il tuo attore preferito. Dì NO con forza a tutto quello che cerca di mettersi fra te e quell’appuntamento. Elimina, concentrati, agisci. Poi ripeti. Buon appuntamento.