La migliore società possibile parte dall’amore per il Pianeta Terra
Ho scelto di me una fotografia non posata, perché considero l’imprevedibilità della vita la sua anima fondamentale. Mi preparo molto, amo studiare, mi piace approfondire qualunque argomento che riguarda l’essere…
Oggi la parola sostenibilità è diventata quanto mai di uso comune e nello stesso tempo ha perso il suo valore di urgenza e responsabilità, valori fondamentali per innescare un processo di cambiamento. A volte ci si dimentica che lo sviluppo di un territorio, di una nazione o comunità, non solo dal punto di vista economico ma anche sociale e culturale, può avvenire entro i limiti delle possibilità ecologiche degli ecosistemi e della loro capacità di soddisfare i bisogni delle generazioni presenti e future.Comprendere a fondo il nostro ecosistema ci permette di mantenerne la riproducibilità nel tempo, con un uso consapevole delle risorse
Noi esseri umani abbiamo bisogno di materie prime naturali per svariate necessità (alimentazione, acqua, abitazione, energia, economia) per raggiungere un buon livello di qualità della vita che permetta ad ogni individuo sul pianeta di sviluppare il suo potenziale e creare la miglior società possibile. Lo sviluppo economico quindi dipende dallo stock di risorse naturali del Pianeta Terra: comprendere a fondo il sistema ci permette di mantenerne la riproducibilità nel tempo, attraverso un uso consapevole delle risorse e della loro capacità di carico.
L’essere umano consuma più di quanto l’ambiente può fornire – sono dati che tutti conosciamo – e ha reso inutilizzabili molte delle risorse naturali a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Dobbiamo oggi intraprendere tutti insieme una via nuova, e dobbiamo farlo con estrema urgenza, principalmente perché proprio lo squilibrio di consumi che si è venuto a creare negli ultimi sessant’anni ha generato enormi e dirompenti scompensi diffusi su tutto il pianeta. Non ci è più possibile governare il caos che si è creato, ben visibile ormai a tutti. Così possiamo ora identificare la sostenibilità nella conservazione dell’equilibrio del patrimonio naturale e nel mantenimento delle risorse necessarie alla vita di ogni organismo che lo abita.
Riportiamo al centro l’essere umano prima del profitto, con un approccio di visione globale e preventiva, pragmatica e sistematica, anziché una frammentazione settoriale degli interventi volti a riparare soltanto i danni del passato. Dobbiamo ora progettare il futuro. Per farlo, impariamo a comunicare, dialogare, partecipare. E a condividere, ricercare, rendere accessibili le conoscenze, le pratiche, le strategie, mettendole in rete sin dalla scuola elementare, facendo ricorso all’educazione civica e al buon senso, che non sbaglia quasi mai.Immaginiamo la luce del sole che si diffonde dentro e fuori di noi, lasciando che illumini le nostre idee
Il processo educativo in una fase di transizione diviene pertanto centrale e fondamentale, perché la conoscenza riduce la paura che si annida proprio là dove non c’è la luce della conoscenza, dove l’ombra diviene il regno dell’ignoranza che si inghiotte tutto. Allora possiamo pensare alla luce del sole, possiamo immaginarla diffondersi in ogni dove, sia dentro che fuori di noi, negli anfratti più remoti, possiamo farlo in maniera pratica e quotidiana, lasciando che illumini le nostre idee per poi lasciarle prosperare, smettendo di delegare qualcun altro a farlo per noi. Il cambiamento è prima di tutto una questione individuale e non può essere demandato alla politica, alla finanza, al solo commercio.
Sotto questa “luce solare” nasce e si realizza l’idea di Terra Comunica Talks, il 9 luglio alle 20.30, inserito all’interno di Terra Comunica Festival, uno spazio di riflessione e dialogo in un luogo meraviglioso, Gubbio nel cuore dell’Umbria, con ospiti prestigiosi come Luca De Biase, giornalista e saggista, l’economista Michele Boldrin, il designer Davide Groppi, l’architetto del paesaggio Mauro Panigo e Gianluca Randazzo esperto in Corporate Social Responsability. Comprendere il presente per progettare il nostro futuro è il passaggio fondamentale che dobbiamo impegnarci tutti a fare.