Le 5 parole d’ordine dell’innovazione sociale: metodo, prototipo, fallimento, servizi, comunità
Oggi vi voglio raccontare la storia di un esperimento che in rete con tanti professionisti e realtà italiane e estere stiamo portando avanti a Matera dentro Casa Netural, uno spazio di coworking rurale, una piattaforma unica di relazioni, opportunità e comunità. Una storia di persone che cambiano a partire da sé, che mette al centro la passione verso un progetto da disegnare, la fiducia della condivisione, la motivazione nel cercare di creare il proprio lavoro futuro. Nel 2013 abbiamo creato l’Incubatore di Sogni che, a differenza degli incubatori di impresa, funziona solo se si ha un sogno professionale da realizzare. Non parliamo di progetto professionale ma di sogno, un sogno che sottintende una passione, una carica emotiva ed energetica dirompente, elementi fondamentali per alimentare il percorso dei sognatori nell’incubatore.
Metodo
Funziona così: se hai un sogno professionale devi innanzitutto scriverlo e raccontarlo, condividerlo con più persone possibili per creare un team di gente che poi magari ha anche voglia di affiancarti e farlo crescere insieme alla community e alle reti di Casa Netural, testandone il prototipo e renderlo economicamente sostenibile. È un percorso formativo in cui acquisire competenze e strumenti, dove testare un metodo che lavora sull’apprendimento della teoria attraverso la pratica, in cui dare senso a quello che si fa, in cui mettere in relazione il nuovo con ciò che già esiste, in cui interagire con la community (clienti/utenti) per migliorare il progetto attraverso i loro feedback.
Prototipo e fallimento
Il momento del prototipo è la parte più innovativa del metodo, perché bisogna sapere leggere quello che accade e spesso si sperimenta il fallimento, e quest’ultimo è la cosa migliore che si possa testare: l’occasione per prendere le misure del proprio progetto prima di dargli una forma imprenditoriale completa. Ed è in questa situazione che la motivazione e il fatto di avere una rete di protezione attorno (la community), offerta appunto dall’Incubatore e dalla rete di persone coinvolte, fa la differenza. Un aspetto innovativo del percorso è che l’ incubazione coinvolge più progetti insieme in modo tale che ci sia una formazione verticale (docenti-progetto) ma anche una orizzontale (progetto-progetto), questo perché un aspetto da non perdere mai di vista deve essere il senso della condivisione e del fare insieme. Inoltre nella fase di prototipazione, quindi durante il test sul mercato, Casa Netural presta la propria forma giuridica ai progetti incubati, consentendo loro di verificare strada facendo impatti, punti di forza e debolezza e di capire durante il percorso quale tipo di impresa diventare e perché.
Servizi per la comunità
I progetti di successo incubati sono attualmente autonomi e sviluppano servizi innovativi per la comunità. Se tutto questo vi sembra naif allora provate a chiederlo, ad esempio, a Mariateresa Paolicelli, arrivata a Casa Netural tre anni fa con la voglia di realizzare un sogno di lavoro ancora senza modelli preesistenti. Mariateresa, laureata in lingue, desiderava mettere in piedi una scuola d’inglese fuori dal comune, in cui fosse possibile insegnare le lingue straniere, senza banchi e libri, giocando. Scoraggiata su molti fronti, da amici e familiari, Mariateresa ha deciso di provarci fino in fondo e grazie all’Incubatore di sogni ha creato un progetto, NeturalTalk, il cuo motto è “Fun is learning, learning is fun!”. NeturalTalk sviluppa processi di formazione non formale nel campo dell’apprendimento delle lingue, ha creato una community aperta di docenti che insegnano diverse lingue (inglese, spagnolo, francese e presto giapponese) e condivide contenuti sui social media per diffondere la cultura delle lingue straniere.
Invece da luglio potrete partecipare alle attività del primo orto comunitario di Matera grazie a Agrinetural, il sogno di Mimì Coviello. Mimì, architetto paesaggista, insieme a un vasto team (tra cui gli studenti del suo corso di Agricoltura urbana all’università della terza età) sta creando la prima mappatura degli spazi verdi della città e ha l’obiettivo di creare orti urbani condivisi in spazi verdi abbandonati, pubblici e privati. NeturalWalk poi è il progetto di turismo alternativo, focalizzato sulla conoscenza delle comunità locali a piedi e sull’accoglienza “dal basso” gestita dagli attori locali dei territori attraversati in cammino. NeturalFamily sviluppa servizi innovativi per le famiglie con figli: supporto alla maternità e paternità, servizi di accoglienza a misura di bambino, formazione alla genitorialità ecosensibile, diffusione di una maggiore sensibilità di politiche a misura di famiglia a livello locale e nazionale.
L’incubatore di sogni professionali, quindi, nasce da un’idea semplice, eppure rivoluzionaria, aiutare le persone a realizzare i loro sogni di lavoro, senza aspettarlo da qualcuno, supportandoli nella formazione e nella fase di prototipazione, unico modo per creare impatto sociale e rendere la felicità accessibile a tutti.